Sensore fotoacustico rileva gas inquinanti e agenti chimici pericolosi

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I ricercatori dell’Istituto nanoscienze (Nano-Cnr) e dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn-Cnr) del Consiglio nazionale delle ricerche sono riusciti a sviluppare il primo sensore in grado di rilevare tracce anche infinitesimali di sostanze tossiche, dai gas agli agenti chimici, semplicemente “ascoltandone il suono”. Questo sensore fotoacustico, del quale è stato sviluppato un prototipo alto appena tre centimetri con una sensibilità ridotta (sette parti per milione) opera nelle frequenze terahertz. Pubblicata su Applied Physics Letters, la ricerca è stato condotta del CNR in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università del Politecnico di Bari, i Cavendish Laboratories di Cambridge e la Scuola normale superiore di Pisa. In poche parole, i sensore sfrutta la spettroscopia fotoacustica e cioè il fatto che quando si scaldano, le molecole di un gas illuminate con luce laser intermittente producono onde sonore. Queste onde fanno un minuscolo diapason di quarzo in proporzione alla concentrazione di molecole. Nel prototipo del CRN è stato usato un laser con frequenza terahertz anziché la più comune luce infrarossa, perché più adatto per il riconoscimento di un numero più elevato di sostanze chimiche.

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