“Efficienza e automazione al servizio degli stampisti”

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Dal punto di vista tecnologico gli stampisti sono all’avanguardia e non potrebbe essere altrimenti visto che il mercato sembra richiedere loro una crescente specializzazione unita alla raffinatezza delle lavorazioni e alla massima velocità d’esecuzione e consegna. Anche per questo sono esigenti e ai fornitori o costruttori di macchine utensili chiedono una gamma capace di aiutarli a fronteggiare nel migliore dei modi le sfide complesse cui l’industria, specie in tempi critici, li pone di fronte. Ma gli stampisti italiani sono nondimeno resistenti e alle difficoltà del presente reagiscono investendo con sagacia e prudenza riuscendo a rappresentare per i costruttori un bacino d’utenza importante. Pure alla luce delle attuali difficoltà si confermano vivaci. Messi all’angolo dalla recessione risultano sì ridimensionati in numero e ambizioni, ma tenaci. Vediamo come un fornitori d’eccellenza quale è Hermle Italia ha risposto, attraverso Daniele Bologna, Technical sales engineer,  alle domande rivolte da Stampi ad alcuni tra i maggiori fornitori di macchine utensili attivi sul mercato.

Come interpretate, dal punto di vista di costruttori/fornitori di macchine, l’attuale situazione di mercato degli stampisti italiani? Quali le principali opportunità e quali le criticità maggiori?

Anche il settore stampi è uno specchio dell’attuale situazione del mercato italiano. Notiamo quindi degli alti e bassi legati soprattutto alla limitata visibilità nel medio-lungo periodo. Questa incertezza sul portfolio ordini va quindi a ripercuotersi sugli investimenti che vengono spesso posticipati o a volte congelati. Tra le maggiori difficoltà riscontriamo l’accesso al credito, ove ci siano i presupposti per investire, i tempi di consegna strettissimi e una forte competizione sul mercato, che si traduce in margini ridotti. Le opportunità possono essere legate a progetti con specifiche di alto livello, che possono esser soddisfatte con alta tecnologia e know-how, armi vincenti per avere ancora un vantaggio competitivo.

Quali sono a vostro avviso le principali esigenze del settore degli stampi, in Italia, e come state cercando di soddisfarle sotto l’aspetto tecnologico?

A fronte dei ridotti margini con cui devono fare i conti le aziende, la direzione è quella dell’incremento dell’efficienza e dell’ottimizzazione dell’autonomia di lavoro delle macchine grazie a sistemi di automazione e cambi pallet. Le principali esigenze vedono quindi protagoniste la ricerca di maggior velocità, maggior precisione e maggiore autonomia di esercizio per garantire ancora competitività in un mercato difficile e aggressivo. Hermle offre presupposti e contenuti tecnologici all’avanguardia sia dal punto di vista della base meccanica dei centri di lavoro sia per quanto concerne soluzioni in ambito CNC che permettono di ottimizzare il processo di fresatura. Infine, l’automazione: ogni modello della serie C Hermle dispone di un suo sistema di palletizzazione dedicato e implementabile anche successivamente, predisponendo opportunamente la macchina.

Quali e perché sono (e saranno nel prossimo futuro) i settori cui gli stampisti italiani si indirizzano per fare business e come cercate di accompagnarli in questo percorso?

La versatilità e flessibilità dei centri di lavoro a cinque assi Hermle ha permesso negli ultimi decenni di allargare lo spettro di applicazioni nel campo della costruzione di stampi, grazie anche all’eccezionale finitura superficiale e all’elevata precisione ottenibili. Risultati dovuti alle peculiarità del basamento macchina, cuore del progetto Hermle, che vertono sull’elevata rigidità e capacità di smorzamento delle vibrazioni, come anche su termo-simmetria e bassa conduttività termica. La bontà superficiale di fresa sui centri di lavoro Hermle aiuta a ridurre, e in alcuni casi a eliminare, la lucidatura manuale dello stampo. I gradi di libertà di cui dispone un 5 assi permettono inoltre di ridurre il numero di piazzamenti e di intervento umano, contenendo ulteriormente i costi e incrementando la qualità e la precisione. I segmenti in cui troviamo attualmente maggior riscontro sono gli stampi legati all’automotive (fanaleria e componenti estetici) e gli stampi in plastica per prodotti consumer e di design.

Quali sono le soluzioni di punta con cui cercate e cercherete di indirizzare il segmento degli stampisti italiani e degli stampi in genere?

Il segmento degli stampisti è indirizzato su macchine di taglia medio-alta nella gamma Hermle, sia per le corse di lavoro che per il carico utile necessari. La soluzione di punta della serie C Hermle è il centro di lavorazione a 5 assi ad alte prestazioni C60U dynamic, che vanta corse di lavoro X-Y-Z di 1200-1300-900 mm e permette di lavorare pezzi fino a 2500kg. Costruito secondo la collaudata struttura monoblocco Gantry, modificata secondo il brevetto Hermle, con la traversa supportata da tre guide sull’asse Y, garantisce massima rigidità ed elevata precisione. Gli assi Y e Z sono azionati in tandem come anche l’asse di basculamento A, il che conferisce alla macchina un’elevata dinamica nonostante le dimensioni imponenti. La tavola roto-basculante ha infatti un diametro di 1350 mm e può basculare di ±130°, soluzione ideale per la lavorazione di stampi complessi e di dimensioni ragguardevoli. In merito alla gamma mandrino il cliente ha un’ampia scelta tra 9.000/10.000/12.000/18.000 giri/min (disponibili con cono mandrino HSK-A-63/SK40 o HSK-A-100/ SK50) con notevoli prestazioni fino a 476 Nm e 56 kW e. Il magazzino utensili offre 70 posti nel magazzino circolare integrato nel corpo macchina, espandibili con ampliamenti modulari. Per quanto riguarda la palletizzazione la C60 prevede il nuovo dispositivo di cambio pallet PW3000, un sistema modulare che permette di gestire fino a 9 pallet di dimensioni 1000×1250 mm con portata 3000 kg e può essere allestito secondo le esigenze di layout del cliente.

 

 

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