Horizon 2020: l’Unione Europea torna a puntare sull’industria

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Si è tenuto giovedì 12 dicembre, presso la sede Federmacchine, la federazione delle associazioni dei produttori di beni strumentali, “Horizon 2020: opportunità di sviluppo per le Pmi del manifatturiero”, incontro incentrato sull’analisi dei bandi dedicati ai temi della ricerca per il manifatturiero e previsti dal piano 2014-2015. L’iniziativa è stata pensata per aiutare le imprese del bene strumentale a comprendere verso quali temi indirizzare i propri progetti di ricerca e con quali modalità affinché possano essere finanziati dalla Comunità Europea.

invecchiamento della popolazione e la salute. In particolare, per quanto riguarda l’eccellenza scientifica e la leadership industriale (i due pilastri che si aggiungono a quello delle sfide per la società), principale novità di Horizon 2020 è l’integrazione, in un unico e coerente prospetto, degli strumenti di finanziamento per l’intera catena dell’innovazione, dalla ricerca all’immissione sul mercato di prodotti e servizi, incentivando anche l’innovazione non tecnologica.

Una soluzione di questo tipo, realizzata per annullare il gap finora evidenziato tra le attività di ricerca e i beni  effettivamente introdotti nel mercato, porterà maggiori fondi per le attività di tipo dimostrativo, gli impianti pilota, i test, la prototipazione. Inoltre, rispetto ai cicli precedenti, la programmazione dei fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020, sposta il suo baricentro dalle opere infrastrutturali all’innovazione tecnologica a sostegno del Made in Italy e alle politiche di occupazione e inclusione sociale.

Non solo: a differenza del settimo programma quadro, potranno partecipare ai finanziamenti per le Pmi anche le singole imprese, purché presentino progetti orientati alle effettive esigenze del mercato e con una dimensione europea.

Horizon 2020 ha una dotazione di più di 70 miliardi di euro per 7 anni, la prima tornata di bandi per il biennio 2015-2015 è stata presentata mercoledì 11 dicembre, in modo da permettere alle imprese un’adeguata pianificazione delle attività in previsione dei prossimi programmi.

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