Largo agli investimenti italiani in Nord Africa e Medio Oriente

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arabia sauditaI mercati del Golfo Persico e del Nord Africa offrono occasioni di investimento alle imprese italiane. Leader in termini di investimenti esteri è l’Arabia Saudita, con 28,9 miliardi euro investiti nel 2013, seguita da Emirati Arabi Uniti (8,7 miliardi), Algeria (3 miliardi) e Marocco (2 miliardi). Agli ultimi posti ci sono invece Libia e Tunisia. Con questi numeri  si è aperto un forum sulle opportunità di investimento in Medio Oriente e Nord Africa (MENA), organizzato a Roma da Unicredit e Network Globale, un’agenzia che supporta le aziende nei processi di internazionalizzazione.

L’anno scorso, l’Italia ha investito più di un miliardo di euro nella sola Arabia Saudita – commenta Nigel Marco Zanenga, delegato Unicredit per Marocco e Tunisia –. Ci sono 1.400 le imprese italiane oggi operano nell’area MENA, di cui 745 in Tunisia, 100 in Marocco, in Algeria 158, 140 negli Emirati Arabi Uniti, 40 in Arabia Saudita, 25 in Qatar e 11 in Libia. Ma quelle attive nel settore sono molto più: tra le 5 e le 6mila presenze operative“. L’Italia potrebbe fare di meglio nel Maghreb, cominciando dal Marocco, il cui Pil è cresciuto al ritmo del 4-5% l’anno, dai 99 miliardi di dollari del 2011 a una stima di 108 miliardi nel 2014, secondo UniCredit. Tra i settori su cui scommettere ci sono offshoring, aeronautico e spaziale, automobilistico ed elettronico.

Un altro paese interessante è la Tunisia, con un Pil che dovrebbe passare da 45,9 miliardi dollari nel 2011 a 50,6 miliardi nel 2014. “In Tunisia il contesto operativo è migliore del Marocco e i settori interessanti sono elettronica, edilizia, meccanica, elettrica, componentistica e aeronautica, osserva Zanenga.

“Gli Emirati Arabi Uniti sono un oasi felice di stabilità politica e finanziaria. Hanno un mercato altamente competitivo e sono molto attivi tra i paesi membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo – sottolinea Lorenzo Bagnoli, direttore generale della società di consulenza Diacron e sono una base eccellente da cui partire per espandersi sia nell’area, sia nei paesi asiatici“.

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