Andrea Seroldi di ZMF. La stamperia dell’innovazione

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Andrea Seroldi è il direttore commerciale e marketing di ZMF, azienda bergamasca specializzata nello stampaggio a caldo di leghe non ferrose come ottone, alluminio, rame...Un’azienda interessante e flessibile, concepita per offrire ai suoi clienti provenienti dai settori più diversi prodotti “semilavorati finiti”, pronti per l’assemblaggio, completati quindi con lavorazioni meccaniche e trattamenti superficiali.
Andrea Seroldi, direttore commerciale e marketing di ZMF
Andrea Seroldi, direttore commerciale
e marketing di ZMF

Non è facile far crescere e prosperare una stamperia nata 38 anni fa con l’unico obiettivo di stampare componenti di rubinetti in ottone per la casa madre (il Gruppo Zucchetti di Novara), facendola navigare nelle acque di un mercato che si è fatto via via sempre più difficile.

VSC_5612DE contrastando la crisi globale espandendo la clientela in nuovi mercati, offrendo lavorazioni sempre più complesse e di “nicchia” nelle quali riversare il know-how via via accumulato.  Non facile, ma non impossibile se le “parole chiave” che hanno fatto da filo rosso a questo cammino sono state e sono ancora oggi innovazione e flessibilità. Così oggi ZMF si occupa di stampaggio, di lavorazioni meccaniche e di trattamenti superficiali di prodotti che vanno dai più tradizionali componenti per l’idrotermosanitario fino a componenti per settore navale, passando anche per automotive e settore elettrico.  Ai quali si aggiungeranno, entro la fine di quest’anno, l’aerospaziale e le attrezzature sportive.

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Abbiamo parlato dell’azienda, delle sue strategie e dei suoi punti di forza con Andrea Seroldi, responsabile per le vendite e il marketing di ZMF. Laurea in pubbliche relazioni allo IULM di Milano, specializzazione in marketing internazionale alla London School of Marketing, quattro lingue parlate alla perfezione (italiano, inglese, spagnolo e francese), è in ZMF dal 2009. 

[box title=”Oltre l’ottone, oltre i rubinetti”]

Fondata nel 1975 come azienda specializzata nello stampaggio a caldo dell’ottone,  ZMF (Zucchetti Mario Forging, www.zmforging.it) attraverso un costante processo evolutivo è ora divenuta una qualificata stamperia multilega. L’azienda di Antegnate (BG), fondata da Mario Zucchetti nel 1975, inizialmente si occupava dello stampaggio di componenti di rubinetteria per la casa madre di Novara.

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ZMF non è soltanto una stamperia, ma ha al suo interno reparti che si occupano delle lavorazioni meccaniche sui pezzi stampati in modo da poter consegnare, dopo il lavoro di finitura superficiale, un prodotto finito ai suoi clienti, pronto per l’assemblaggio
ZMF non è soltanto una stamperia, ma ha al suo interno reparti che si occupano delle lavorazioni meccaniche sui pezzi stampati in modo da poter consegnare, dopo il lavoro di finitura superficiale, un prodotto finito ai suoi clienti, pronto per l’assemblaggio

Oggi ZMF conta 70 dipendenti. Nello stabilimento bergamasco di circa 50.000 metri quadrati si è specializzata nel realizzare prodotti ad alto valore aggiunto per settori che spaziano dall’automotive al navale, dall’impiantistica alla rubinetteria, dal valvolame ai componenti elettrici. Uno dei suoi punti di forza è rappresentato dal fatto che è in grado di consegnare ai clienti semilavorati in ottone, alluminio e altre leghe non ferrose (come ad esempio il Nibral) completamente finiti grazie ai reparti interni per lo stampaggio e le lavorazioni meccaniche e il ricorso a selezionati terzisti per i trattamenti superficiali che variano dalla cromatura, all’anodizzazione fino al  rivestimento PVD.[/box]

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ZMF opera attualmente in settori completamente differenti. Non deve essere facile operare su un fronte così vasto, vero?

Noi operiamo attualmente in sei settori diversi e ognuno di essi ha la sua peculiarità. Qualità, tempi di consegna, progettazione sono tutti aspetti che devono essere ben calibrati per ogni settore al fine di consegnare un manufatto che sia il più possibile vicino alle esigenze del nostro cliente. Non è in effetti facile avere tutte queste “anime” differenti, ma io credo che la chiave del successo di ZMF sia rappresentata proprio dalla nostra profonda diversificazione dei mercati, sia geografici che commerciali e dalla differenziazione dei prodotti e delle leghe che utilizziamo.

ZMF non è soltanto una stamperia, ma ha al suo interno reparti che si occupano delle lavorazioni meccaniche sui pezzi stampati in modo da poter consegnare, dopo il lavoro di finitura superficiale, un prodotto finito ai suoi clienti, pronto per l’assemblaggio
ZMF non è soltanto una stamperia, ma ha al suo interno reparti che si occupano delle lavorazioni meccaniche sui pezzi stampati in modo da poter consegnare, dopo il lavoro di finitura superficiale, un prodotto finito ai suoi clienti, pronto per l’assemblaggio

Un’attività di questo genere comporta una grande flessibilità, necessaria in particolare per assecondare picchi e cali di lavoro legati anche all’andamento dei singoli comparti che servite. Come siete strutturati a questo proposito?

A noi piace dire che siamo sei aziende in una, in grado di adattarsi ognuna alle dinamiche molto variegate dei vari settori dei quali ci occupiamo. Oggi sappiamo bene che tutti i mercati hanno delle fluttuazioni verticali a volte anche molto decise, per cui dobbiamo avere una struttura capace di operare con grande flessibilità visto che le macchine, le ore di lavoro e i dipendenti rimangono sostanzialmente invariati durante queste fasi. Contiamo sul fatto che aumentare il numero d’industrie da servire, aumentare le possibilità di business anche in nicchie di mercato, sia strategico perché questi “mercati fluttuanti” si compensino tra loro.

[box title=”ZMF dell’innovazione”] 

La storia di ZMF è contraddistinta da una continua ricerca di innovazione di processo e prodotto. Sin dal 1996 ha conseguito la certificazione UNI EN ISO 9001 che garantisce la qualità del processo produttivo nel suo complesso, mentre dal 2001 ha affiancato alla storica lavorazione dell’ottone quella dell’alluminio. Nel 2006 un passo fondamentale: l’introduzione di un evoluto sistema di simulazione ad elementi finiti che ha contribuito ad aumentare la sua efficienza nello stampaggio di metalli non ferrosi, multi lega, ad elevato valore aggiunto. Infatti, la simulazione dei processi di stampaggio dei metalli consente di ottenere importanti risparmi nella progettazione degli stampi, di migliorare la qualità dei pezzi stampati e di ridurre gli scarti in produzione. ZFM ha scelto, per raggiungere questo obiettivo, Il software F.E.M. FORGE della francese Transvalor.

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Ma, a livello di produzione, come procedete in questo contesto di imprevedibilità di mercato?

La nostra produzione è “lean”, con attivazione immediata quando acquisiamo una commessa. I nostri tempi di realizzazione di un nuovo componente semilavorato finito, e quindi stampato, lavorato e trattato superficialmente, sono estremamente rapidi. Una performance assolutamente importante, frutto di continui miglioramenti sia nei reparti di stampaggio sia in quelli dedicati alle lavorazioni meccaniche sia al continuo coinvolgimento dei nostri sub-fornitori di trattamenti superficiali.

ZMF non è soltanto una stamperia, ma ha al suo interno reparti che si occupano delle lavorazioni meccaniche sui pezzi stampati in modo da poter consegnare, dopo il lavoro di finitura superficiale, un prodotto finito ai suoi clienti, pronto per l’assemblaggio
ZMF non è soltanto una stamperia, ma ha al suo interno reparti che si occupano delle lavorazioni meccaniche sui pezzi stampati in modo da poter consegnare, dopo il lavoro di finitura superficiale, un prodotto finito ai suoi clienti, pronto per l’assemblaggio

Lo stampaggio e le lavorazioni meccaniche sono interne, mentre i trattamenti superficiali vengono eseguiti esternamente. Qual è la ragione di questa scelta?

Per il trattamento superficiale ci rivolgiamo a una serie di fornitori in modo che comunque la filiera sia completamente gestita da noi. Nell’ambito del nostro lavoro di terzisti riceviamo richieste molto diverse per le finiture, dalle cromature estetiche a quelle protettive, dalla nichelatura  alle anodizzazioni, e non è quindi pensabile poter portare al nostro interno tutte queste tipologie di finiture. Il nostro impegno continuo è quello di selezionare in maniera sempre più accurata i nostri fornitori, in modo da poter mantenere un livello qualitativo adeguato alle lavorazioni interne e una pari flessibilità.

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Fate internamente gli stampi che servono per la vostra produzione? 

ZMF realizza internamente sia le attrezzature di stampaggio sia quelle per le lavorazioni meccaniche in reparti appositamente dedicati alla nostra produzione. Il know-how che abbiamo maturato in questa attività ci da la possibilità di ridurre i tempi di realizzazione delle attrezzature, offrendo strumenti ad elevata qualità ad un costo fortemente competitivo. Questa unità operativa rappresenta molti anni di esperienza da offrire esclusivamente ai nostri clienti.

[Box title=”Dalle maniglie delle navi ai mozzi delle auto”]

Non c’è abbastanza spazio in queste pagine per elencare nemmeno una piccola parte dei prodotti che escono finiti, comprensivi di lavorazioni meccaniche e trattamenti superficiali, dallo stabilimento di Antegnate della ZMF. Possiamo solo citarne qualcuno per ognuno dei sei settori di riferimento nei quali opera l’azienda. Come i corpi per le valvole per il carburante in ottone o alluminio, i mozzi, le leve e le piastre sterzo per il settore automotive, ad esempio. O come le maniglie in alluminio e titanio per i boccaporti e i componenti per verricello o salpa ancore in ottone e alluminio per il settore navale. Nell’ambito dell’impiantistica e dei macchinari possiamo citare le pistole di compressione e i componenti per impianti alimentari.

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Passando alla rubinetteria in ottone, la produzione comprende elementi forgiati per miscelatori, rubinetti tradizionali o monocomando. Nel valvolame spiccano tra i tanti, a titolo di esempio, le valvole a sfera, a saracinesca e le elettrovalvole in ottone. Infine nel comparto dei componenti elettrici, l’ultimo in ordine temporale affrontato da ZMF, troviamo connettori, banderuole e pressacavi a uso industriale. [/box]

Come vi collocate sul mercato?

Siamo tra le prime stamperie italiane in termini di grandezza, fatturato e presenza sul mercato, sia nazionale sia internazionale. Ritengo però che abbiamo migliorato molto l’aspetto innovativo rispetto alla concorrenza. All’interno dei nostri impianti siamo in grado di lavorare le principale leghe non ferrose ad uso industriale come: ottone, alluminio, titanio, bronzo e rame. Siamo quindi una stamperia multilega che ha anche la possibilità di completare il prodotto forgiato con lavorazioni meccaniche e trattamenti superficiali. Molti nostri concorrenti hanno invece un carattere più tradizionale limitando il numero di leghe utilizzate o gestendo una filiera di lavorazione più corta, molte volte limitata al solo stampaggio.

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Mi può parlare di un prodotto specifico che può far capire qual è il livello e la complessità delle vostre lavorazioni?

Citare un solo prodotto sarebbe riduttivo, proprio per la nostra estrema differenziazione per settori e per clienti. Ci sono centinaia di prodotti sui quali abbiamo riversato la nostra competenza, studiando quei particolari accorgimenti di progetto e di produzione che rappresentano il nostro valore aggiunto sul mercato.

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