Soft robot senza cavo

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soft robotAnche i robot hanno il loro cordone ombelicale e i ricercatori di Harvard e dell’Istituto Wyss sono riusciti a tagliarlo, sviluppando il primo soft robot quadrupede senza cavo. Il singolo robot può così trasportare sul dorso tutte le attrezzature di cui ha bisogno per funzionare: micro-compressori, sistemi di controllo e batterie. “Finora i robot sono stati fabbricati con metallo e materiali rigidi, perché sono più facili da modellale e controllare. Questo lavoro è invece ispirato dalla natura, perché dimostra che i materiali morbidi possono rappresentare la base per i robot“, commenta il ricercatore Michel Tolley.

Rispetto ai precedenti soft robot, il sistema progettato da Tolley e colleghi è enorme: misura più di un mezzo metro di lunghezza e può trasportare sul dorso circa 3,5 chilogrammi.

Il design è particolarmente complesso, perché i componenti di base sono inseriti in una struttura adatta a contenerli. “Devi pensare a qualcosa che possa gestire pressioni molto più elevate, quindi ci sono questioni di materiali e di controllo ma anche progettuali da affrontare“, continua il ricercatore.

Dare al robot senza cavo la forza necessaria per portare i componenti meccanici si traduce nella capacità di trasportare pressioni fino a 7 kg per pollice quadrato (2,4 cm). Per gestire l’aumento della pressione, la struttura è stata costruita con materiali più resistenti del solito, anche se morbidi; nello specifico una gomma di silicone “composto” fatto con gomma rigida impregnata con microsfere di vetro cavo per ridurre il peso. La parte inferiore invece è stata fabbricata in kevlar affinché fosse robusto e leggero. Il risultato è un robot in grado di resistere alle condizioni più estreme. I ricercatori infatti hanno testato il robot nella neve e in acqua; l’hanno fatto camminare attraverso le fiamme e l’hanno investito con l’auto. Ed è sempre risultato illeso. La strada è ancora lunga, perché restano aperte alcune questioni come l’aumento della velocità e l’allestimento dei sensori, questo progetto però potrebbe trasformare radicalmente non solo aspetto di robot, ma anche il modo in cui vengono usati.

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