Trucioli nel buio

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progetto foraturaSe non è del sole è quella artificiale di una lampada, ma la luce è sempre presente durante una lavorazione meccanica, giusto per consentire all’occhio dell’operatore di controllare che tutto sia ok. Ovviamente non manca nemmeno nell’officina visitata nel modenese, qui però quando si accendono le macchine si entra nel buio più profondo. Scopriamo perché.

Ammettiamolo, quando analizziamo le diverse lavorazioni meccaniche ad asportazione di truciolo e magari cerchiamo di classificarle in ordine di importanza o di difficoltà operativa alla foratura se non assegniamo l’ultimo posto, poco ci manca. Già, fare un foro è sempre stata considerata un’operazione semplice, e in genere lo è, ma fino ad un certo punto; quando infatti per esso è richiesta una lunghezza 10 volte superiore al suo diametro si entra nella foratura profonda, un campo davvero insidioso, ai più sconosciuto, dove senza macchinari specifici di alta tecnologia e personale super competente non si va molto lontano. A confermarcelo il titolare della Drilling Co. di Castelvetro (MO), realtà in cui la foratura profonda si spinge oltre l’immaginabile, visto che i fori eseguiti non di rado superano anche 100 volte e più il diametro, raggiungendo persino lunghezze di qualche metro. E senza mai fermarsi davanti a nessun materiale.

Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 88: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201410-ottobre/.

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