Quando la realtà aumenta

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artecEsistenza, verità, realtà, certezza, soggetto, oggetto sono strettamente collegati, tanto che non si può chiarirne uno senza utilizzarne un altro, quasi si trattasse di prospettive diverse di uno stesso oggetto. La filosofia greca si pone il problema della corrispondenza fra la conoscenza della natura e la natura stessa: non è messa in discussione la realtà come ciò che esiste, indipendentemente dal soggetto che la percepisce. Insomma, la presenza di oggetti esterni al soggetto è considerata un’evidenza assoluta e immediata. Oggi, invece, la realtà che ognuno di noi vede non è l’unica, la sola vera, ma è destinata a scoprire l’illusione il giorno dopo. Come dire, la realtà aumenta di valore, a vederla bene è flessibile, ricca, viva, nobile, animata e in certe circostanze è una sfida, che ci porta a dire: andiamo a vedere fino in fondo. Oggi c’è la realtà aumentata, che agevola il piacere dello slancio; è un media tecnologicamente raffinato e potente, in grado di incidere sulle nostre percezioni, su alcuni nostri sensi, accrescendoli in termini di sensibilità e di esperienza; mi riferisco in particolare al senso della vista e dell’udito. Ecco che Tecniche Nuove applica la realtà aumentata all’editoria, per offrire ai lettori e agli inserzionisti un servizio in più, che consente di aggiungere alla semplice realtà di un’immagine fotografica statica e cartacea informazioni dinamiche, sonore, testuali in formato digitale. Così si possono apprendere dalle riviste di Tecniche Nuove vicende straordinarie e viverle osservando una foto, un grafico, un disegno, una composizione di immagini e testi e quant’altro. Come? Basta inquadrare l’immagine con uno smartphone o un tablet ed essa prende vita, si muove, parla, racconta, lavora; ad esempio, una macchina utensile si mette in azione, fa truciolo, è attiva digitalmente. Sì, Tecniche Nuove dispone di un’app che si chiama Artec scaricabile gratuitamente; basta lanciare l’app, inquadrare l’immagine indicata e si guarda e si ascolta il video. Artec è un’esclusiva Tecniche Nuove reperibile in Google Play e Apple App Store.

Benvenuta, dunque, realtà aumentata, legata ai concetti di “essere” e “verità”, un legame essenziale per comprendere il concetto stesso di realtà. La realtà aumentata fornisce una concezione di verità molto più ampia che quella data da una semplice immagine. Ora, consultando le riviste cartacee di Tecniche Nuove, in alcuni articoli o in alcune inserzioni pubblicitarie si potrà ricercare il fondamento o l’essenza nascosta dietro il semplice messaggio fornito da un’immagine fine e se stessa. Un bel valore aggiunto, non vi pare? La realtà virtuale simula realtà effettive; ora, grazie all’avanzamento delle tecnologie informatiche, è possibile navigare con la realtà aumentata in ambientazioni foto-audio realistiche in tempo reale, mentre leggete un articolo. Insomma, è proprio il caso di dire che possiamo davvero “fare i conti con la realtà”… che magari regola il funzionamento di una rettificatrice o di uno stampo. La realtà aumentata fa sì che la ricerca del soddisfacimento si possa esercitare per via diretta con il proprio smartphone o tablet.

Dunque, entrano in gioco nella filosofia di Tecniche Nuove i tre concetti fondamentali su cui si dibatte la comunicazione moderna: la verità, la cosa, l’intelletto, ovvero la facoltà conoscitiva che aspira alla certezza del sapere.

di Enzo Guaglione

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