Alessandro Zito di Ridix “Grazie a Concept Laser si possono usare due acciai per stampi”

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Alessandro Zito, responsabile commerciale per il settore macchine di Ridix.
Alessandro Zito, responsabile commerciale per il settore macchine di Ridix.

Ridix è una società che da 1969 importa e rappresenta sul mercato italiano tecnologia e prodotti d’avanguardia nel settore della meccanica di precisione. Si occupa da sempre di prodotti che spaziano dalle fresatrici a cinque assi ai normalizzati per stampi, ma si è da tempo aperta anche ai sistemi per la produzione rapida nel mondo dei metalli portando in Italia i prodotti di Concept Laser, azienda di Hoffmann Innovation Group specializzata nell’applicazione delle tecniche di prototipazione e produzione rapida nel mondo dei metalli.

Questa macchine impiegano la tecnologia brevettata LaserCusing: lavorando strato su strato con materiali metallici monocomponente (senza alcun basso fondente) permettono di realizzare pezzi le cui proprietà meccaniche sono pressoché identiche a quelle del materiale originale. Si tratta a tutti gli effetti di un processo di laser melting (fusione laser).

«Concept Laser – ci racconta Alessandro Zito, responsabile commerciale per il settore macchine di Ridix – offre ai suoi clienti la possibilità di utilizzare due acciai per stampi: il Maraging, che viene comunemente utilizzato per queste applicazioni, e un altro acciaio alto resistenziale con caratteristiche inossidabili molto utili in alcuni specifici settori (come per esempio l’alimentare, il farmaceutico, il packaging e così via). Per quanto riguarda l’evoluzione della tecnologia, Concept Laser ha recentemente lanciato il nuovo modello M2 in grado di montare due laser che lavorano in parallelo in modo da ridurre i tempi di produzione del 40% circa. Concept Laser nasce da un’azienda costruttrice di stampi iniezione plastica (gruppo Hoffmann) che a fine anni Novanta aveva intuito le potenzialità dell’additive manufacturing applicato proprio al settore degli stampi. Grazie quindi al fatto di essere il primo cliente di se stesso, il vantaggio principale dei suoi sistemi è quindi quello di poter offrire macchine ottimizzate proprio per la costruzione di inserti per stampi. In particolare, gli stampisti/stampatori possono beneficiare maggiormente dei vantaggi della tecnologia laser melting costruendo inserti e tasselli di raffreddamento con complessi circuiti conformati che offrono vantaggi in termini di tempo ciclo e qualità di stampaggio. Inoltre è possibile usufruire della tecnica di costruzione ibrida che consiste nel creare in additive solo la parte terminale del pezzo partendo da un oggetto creato con tecnologie tradizionali in modo da velocizzarne la costruzione totale. Da ultimo, ma non meno importante, Concept Laser può offrire ai suoi clienti stampisti un corso di progettazione avanzato grazie alla quasi ventennale esperienza fatta proprio nella costruzione di stampi. Per quanto riguarda le nuove tecnologie e la ricerca, Concept Laser sta lavorando sia sull’introduzione di nuovi materiali ancora più performanti sia sull’introduzione di ulteriori sistemi di controllo qualità, definiti QM, in modo da poter avere una sorta di “radiografia” del pezzo a fine lavorazione. Si tratta di un vero e proprio controllo non distruttivo che fa la macchina stessa durante la lavorazione, analizzando e misurando in tempo reale i parametri principali del bacino di fusione. «Le possibili applicazioni sono praticamente illimitate» afferma Zito.

La Concept Laser M2, distribuita in Italia da Ridix, permette di usare l’acciaio Marging per la realizzazione di stampi.
La Concept Laser M2, distribuita in Italia da Ridix, permette di usare l’acciaio Marging per la realizzazione di stampi.

«Ogni qualvolta occorre termoregolare un pezzo stampato ad iniezione, risulta conveniente creare dei circuiti di raffreddamento conformati in modo da ridurre il tempo ciclo o ridurre le distorsioni grazie ad un raffreddamento più omogeneo. Per cui, in base alle dimensioni e alla geometria del pezzo, si enfatizzerà l’accento su uno o sull’altro aspetto o addirittura su entrambi ottenendo alla fine sempre un vantaggio competitivo rispetto ad un raffreddamento tradizionale». Per il manager di Ridix il clamore dei media sulla stampa 3D ha giovato a questo comparto, ma con qualche distinguo.

«Ha veicolato – afferma – anche una certa cattiva informazione la quale ritiene la stampa 3D la soluzione definitiva e sostitutiva dei tradizionali processi produttivi. Non è assolutamente così: va vista infatti come una tecnologia completare alle altre e non sostitutiva con moltissimi pregi e anche alcuni limiti. Per esempio, banalmente, quando è necessaria una tolleranza dimensionale o geometrica centesimale, è necessario un successivo passaggio alle macchine utensili. In ogni caso il trend è sicuramente positivo anche se il settore stampi si rivela uno dei più conservativi nell’acquisizione di nuove tecnologie. Le diffidenze principali riguardano il fatto che molti clienti ancora non “si fidano” della bontà dei componenti realizzati attraverso tecnologia additiva e pensano che non siano resistenti e performanti come i medesimi metalli lavorati dal pieno. Quindi è consuetudine realizzare sempre molti test e prove meccaniche con i nuovi clienti che si rivolgono alla nostra tecnologia».

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