Il Team H2politO e i cerchi del nuovo prototipo Idra 16

Condividi

progetto cerchi idra 16L’obiettivo del progetto è quello di realizzare un cerchio con una massa e un’inerzia il più possibile contenute, ma che garantisca la resistenza strutturale richiesta. Infatti, il cerchio è una parte funzionale fondamentale per il nuovo prototipo Idra 16, che il Team H2politO sta terminando di progettare e che dovrà partecipare alla Shell Eco-marathon, dove per consumare poco occorre essere leggeri, senza compromettere la sicurezza. Questo componente è l’evoluzione del cerchio realizzato nel 2015 perché pensato per un nuovo veicolo. L’ideazione è partita dall’analisi della dinamica del veicolo, tramite software multi body, per identificare lo stato di sollecitazione a cui sono soggetti i cerchi, mentre la scelta dei parametri caratteristici della geometria di sterzo è un buon trade off tra minimizzare la resistenza all’avanzamento e garantire un buon feedback al pilota, nelle diverse condizioni di guida. Un altro aspetto di sviluppo è legato agli ingombri: il veicolo 2016 presenta una soluzione con le ruote carenate ed era quindi necessario ridurre la sezione frontale inserendo il mozzo ruota all’interno del profilo laterale del cerchio. Lo sviluppo dei sistemi ruota anteriore e posteriore, ed in modo particolare dei due mozzi, è stata condotto per permettere di utilizzare lo stesso cerchio, riducendo la complessità in fase realizzativa. Inoltre, la presenza di fori circonferenziali per una successiva schermatura in plexiglass del cerchio (per ridurre le perdite per ventilazione in gara) ha rappresentato una sfida tecnologica per la scelta del percorso utensile, al fine di ridurre al minimo le vibrazioni e soprattutto evitare la nascita di tensioni residue che comprometterebbero il funzionamento del componente.

Il cerchio progettato avrà la stessa massa di quello realizzato nel 2015 ma con una maggior rigidezza e una minore deformazione in prossimità della zona di contatto con il terreno, migliorando quindi le prestazioni del veicolo in gara.

di Massimiliana Carello

Articoli correlati