Dal grezzo al pezzo finito, in tempi brevi e con la massima qualità

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carcasse-per-riduttori-stmSpecializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative per la trasmissione di potenza per il settore industriale, il gruppo bolognese STM impiega per la costruzione delle carcasse di una propria gamma di riduttori a vite senza fine una nuova macchina BTB Transfer. Qualità senza compromessi, silenziosità, massima efficienza energetica e affidabilità sono i principali punti di forza che permettono di soddisfare esigenze operative anche in assenza di presidio.

Realtà meccanica che studia progetta e produce organi di trasmissione, STM è specializzata nella produzione di riduttori di velocità come riduttori vite senza fine, riduttori epicicloidali, riduttori a ingranaggi elicoidali coassiali, ortogonali, paralleli e con un forte orientamento alla customizzazione del prodotto. Una sorta di taylor made della manifattura che ha saputo, nel tempo, evolversi e assecondare le richieste di un mercato sempre più esigente, dove anche le soluzioni integrate rappresentano un plus ad alto valore aggiunto. In questo contesto assume una rilevante importanza l’innovazione tecnologica, le attività di R&S e il costante aggiornamento del parco macchine.

«Nonostante il riduttore di velocità sia oramai un prodotto tecnologicamente maturo – osserva Doriano Gambini, responsabile di stabilimento di STM, esistono ancora diversi campi di applicazione che richiedono l’adozione di tecniche e tecnologie nuove per il nostro settore. Tanti clienti richiedono ai propri impianti prestazioni più elevate, e la conseguenza è che, essendo il riduttore parte dell’impianto, anch’esso deve poter rispondere alle esigenze».

Proprio per soddisfare requisiti sempre più stringenti sono necessari processi adeguati in termini di prestazioni e qualità di prodotto, come quelli che caratterizzano la nuova macchina transfer recentemente acquisita dalla bresciana BTB Transfer, una BB776, multicentro a tavola rotante ad asse orizzontale con 6 stazioni e 6 centri di lavoro integrati.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 88: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/e08619abaa24e7f5ccd303f22840f7c5/.

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