Occupazione, Industria 4.0, competenze: il parere di Sandvik Coromant

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operatore-cncTutti coloro che operano nell’industria manifatturiera sanno bene che è molto difficile trovare dipendenti con competenze tecniche e di ingegneria della produzione, ed il problema è destinato ad aggravarsi, tant’è che la carenza di manodopera specializzata è spesso citata come uno dei maggiori ostacoli per il successo della produzione manifatturiera su scala globale.

Il cosiddetto “gap di competenze” è dovuto a varie cause. In primo luogo, la generazione del “baby boom” è ormai alle soglie della pensione, per cui molte attività dovranno presto rinunciare ad un numero elevato di dipendenti di grande esperienza, che lavoravano con loro da molto tempo.

Contemporaneamente, il numero di giovani che scelgono una carriera nell’industria è insufficiente a controbilanciare l’esodo di tecnici esperti e di talento, il che aggrava ulteriormente il problema.

Ciò è dovuto a molte ragioni, non da ultimo il sistema scolastico, che non attribuisce un peso adeguato alle carriere in campo tecnico-ingegneristico. Inoltre, la produzione industriale è spesso associata ad un concetto di “manualità”, un’idea che forse proviene dai genitori, dai nonni, ma magari anche dalle istituzioni scolastiche. Anche se questo preconcetto è ben lontano dalla realtà, molti giovani preferiscono immaginarsi un futuro nelle comunicazioni, nel design o nell’informatica anziché puntare sull’ingegneria ed il settore manifatturiero. L’ironia è che la produzione moderna oggi ruota attorno alle comunicazioni, al design ed al software.

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