A IMTS per un passaggio lampo

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Una IMTS di svolta, in presenza di una buona crescita dei settori aerospazio e automotive, ma anche della necessità di rinnovamento di un parco macchine e impianti con un’elevata vita media.

Ricordo la prima volta, oltre un paio di decenni fa. Di giorno i classici chilometri tra gli stand con i venditori che, disposti in mezzo alle corsie di passaggio, ti prendevano per la giacca e ti tiravano dentro. Era difficile fare lo slalom o nascondersi tra la folla… che non c’era. Alla sera, sfiniti, a rilassarsi con musiche blues nei posti veri. Poi la deindustrializzazione, la globalizzazione, la delocalizzazione, le crisi. Oggi, con oltre 100.000 mq di superficie, 2.400 aziende espositrici, 115 mila visitatori provenienti da oltre 112 paesi, IMTS Chicago – McCormick Place, alla sua 30esima edizione, si è confermata una delle più grandi manifestazioni fieristiche del mondo. Si potevano evidenziare 4 aree: macchine per asportazione e lamiera, attrezzature e materiali, tecnologie di programmazione e di rete, automazione e movimentazione. Presenti praticamente tutti i paesi: America, Asia, Europa. Metri quadri in abbondanza e altezze vertiginose: i grandi player delle macchine e dei sistemi di produzione hanno mostrato i propri muscoli in previsione di una ripresa che sembra avvicinarsi. Buona l’affluenza dei visitatori, molti giovani in età lavorativa, molti studenti. Molto fervore, molta curiosità, molte richieste di offerte. Richieste sul nuovo, ma anche richieste di aggiornamenti di impianti con 20 anni di vita, per esempio per il settore dell’alluminio uso automotive. Una domanda in forte crescita. Purtroppo anche negli Usa a un discreto ottimismo non fa riscontro un’equivalente disponibilità finanziaria per investimenti.

Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 92: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/7a9fcc1ce551af0c37c9d0a08e87593c/.

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