Raccolta capitali Pmi, la “rivoluzione” della manovra correttiva

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Le novità del decreto-legge 50/2017 aprono nuovi scenari per la raccolta di capitali da parte delle piccole e medie imprese.

Fra le più interessanti novità della manovra correttiva (dl 50/17, “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo“, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24/04/2017, ed entrato quel giorno in vigore) sul fronte della piccola e media imprenditoria, non deve sfuggire l’apertura al crowdfunding anche per le Pmi-Srl, analogamente a quanto avviene per le Pmi-Spa.

Secondo la Legge di Bilancio per il 2017 (232/16, art. unico comma 70), il crowdfunding era stato limitato alle Pmi-Spa: ora l’articolo 57 della manovra correttiva estende le possibilità di reperimento di capitali attraverso questa modalità anche alle Pmi-Srl. Tale disposizione, infatti, interviene sull’articolo 26, commi 2, 5 e 6, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, fra l’altro sostituendo le parole: “startup innovative” e “startup innovativa“, ovunque ricorrano, con la dicitura “Pmi.” L’effetto è dunque quello di non limitare più l’accesso al crowdfunding soltanto alle startup ad alto valore tecnologico, come nel 2012, e nemmeno più soltanto alle Pmi-Spa, ma di estenderlo a tutte le piccole e medie imprese. Si tratta di un intervento non secondario, perché cambia drasticamente gli scenari relativi alla possibilità di reperimento capitali per il tessuto produttivo italiano, rimuovendo un annoso divieto di collocazione presso il pubblico delle quote delle Pmi-Srl. Inoltre, il correttivo prevede anche una serie di novità di grande importanza, ad esempio che le Pmi-Srl possano confezionare quote di partecipazione che attribuiscono diritti sociali in misura non proporzionale all’entità della quota di partecipazione da cui i diritti derivano, che siano di entità non proporzionale ai conferimenti fatti per il loro ottenimento e che prevedano particolari diritti sull’amministrazione societaria o la distribuzione utili ai titolari delle quote. Si stabilisce infine che, sempre per le Pmi-Srl, non si applichi il divieto di operazioni sulle proprie partecipazioni (ex art. 2474 del Codice Civile), in caso di operazione effettuata in attuazione di piani di incentivazione che prevedano l’assegnazione di quote a dipendenti o collaboratori.

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