Industria 4.0? Una questione di crescita personale

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Obiettivi da raggiungere, miglioramento e maturazione individuale, resilienza, autostima, gestione del cambiamento. Sono tutti concetti che fanno a capo a quell’insieme di discipline – affermatesi di recente – che vanno sotto il nome di “crescita personale”. Letteratura, arte, psicologia, neuroscienze, anedottica, sono solo alcune delle componenti della crescita personale. Una materia che può tranquillamente applicarsi anche a Industria 4.0. Vediamo quali consigli può darci la crescita personale sul tema Industria 4.0.

Cominciate subito

Uno dei pilastri della crescita personale consiste in un grande e chiaro divieto: no alla procrastinazione. Rimandare a un altro momento, rinviare, vuoi per insicurezza, vuoi per eccessivo perfezionismo, è un azzardo mortale per i nostri progetti.

Questa regola può essere tranquillamente applicata a un’azienda o un’organizzazione che intende avviarsi sulla strada di Industria 4.0.

La materia deve essere studiata da subito. Del resto le occasioni di formazione non mancano.

Da subito è necessario avere un’idea chiara di quali siano i pilastri di Industria 4.0, cosa sono le tecnologie abilitanti e come possono essere di aiuto al core business aziendale. Ma non basta. Il bando alla procrastinazione sancito dalla crescita personale deve portare le aziende a iniziare qualche progetto pilota, anche su piccola scala. Basta sensorizzare opportunamente un asse di una macchina e a registrare e analizzare i dati. Non basta pensare, anche in grande, cominciate ad agire, magari in piccolo, ma agite.

In Italia abbiamo già esempi di aziende che stanno applicando con successo Industria 4.0, ma hanno iniziato da subito a occuparsene e a studiare la questione.

Definite degli obiettivi

Nella crescita personale, esiste un percorso definito per capire cos’è e come si mantiene la motivazione. La prima cosa da fare è capire COSA si vuol fare (cerchio arancione esterno nella figura).

Industria 4.0 non è e non deve essere un esercizio teorico. Digitalizzare ha senso in funzione di un obiettivo. È necessario quindi definire degli obiettivi e capire come le tecnologie digitali possono aiutare l’azienda a raggiungerli.

Come diceva Seneca, filosofo stoico e uno degli autori più citati nella crescita personale: “Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare” (Lettere a Lucilio).

Capire dove state andando. E come

Siamo al secondo livello della sfera della motivazione. Abbiamo definito il COSA, passiamo al COME.

Adesso, con la definizione degli obiettivi, l’azienda può effettivamente mettersi in marcia.

Bisogna capire, tuttavia, da che punto ci si sta muovendo e se la direzione presa è quella corretta.

Si tratta di inserire dei punti di controllo, di verifica del percorso. E degli indicatori che ci mostrino come ci stiamo muovendo e con quale efficacia. Nel mondo industriale e aziendale, stiamo palrando di KPI (Key Performance Indicators).

I KPI utilizzabili per la misura dell’efficienza dei processi aziendali sono numerosissimi; per esempio in ambito produttivo è possibile scegliere fra tasso di utilizzo, OEE (Overall Equipment Efficiency), tasso degli scarti, produttività del personale.

In conclusione, gli obiettivi di business di un’azienda possono essere scomposti in vari KPI, in modo che ogni processo aziendale abbia un KPI di riferimento, in grado di misurare quanto e come quel processo concorre al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Misurate Misurate Misurate

I KPI non sono entità teoriche. Sono funzioni di variabili e come tale vanno alimentati. Le variabili necessitano di valori numerici da attribuire loro. Industria 4.0 si basa sulle misure e sulla loro raccolta, registrazione e analisi. Se vogliamo nella nostra impresa un ecosistema 4.0 “vivo”, l’operazione di misura e quindi di alimentazione dei KPI deve essere sistematica.

È qui che si vede se e come un’azienda mette in campo quella virtù che nella crescita personale è definita resilienza.

Cercate le cause non i colpevoli

Se avete impostato dei KPI, fatto misure, raccolto dati e analizzato quei dati, ci sono buone possibilità di capire le cause di inefficienze e sprechi, e le conseguenti aree di miglioramento.

Spesso, nelle aziende, quando qualcosa non funziona, la frase che rieccheggia è “di chi è la colpa?”.

Ecco, Industria 4.0 offre un importante strumento per fare l’unica cosa concreta che si può fare davanti a un errore: capire perché si è sbagliato, per evitare di ripetere quello stesso errore.

Nella crescita personale si usa spesso una citazione di Thomas Alva Edison: “L’esperienza è chiamata la somma di tutti i nostri errori”.

Se c’è un errore, l’importante è rimediare. Mettere in croce le persone, invece, non è di alcun aiuto

di Marco Lombardi

Per saperne di più su Industria 4.0, è disponibile in formato digitale e cartaceo il libro di Michele Rossi e Marco Lombardi “La Fabbrica Digitale – Guida all’Industria 4.0“.

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