Plan Bee è il frutto del lavoro di Anna Haldewang, una studentessa di design industriale di un college in Georgia; il progetto, in risposta alla richiesta di un professore che aveva chiesto alla Haldewang di creare un oggetto che stimoli la crescita delle piante, mira a replicare il processo di impollinazione svolto dalle api.
Niente api, niente cibo
L’inquinamento, i cambiamenti climatici, i pesticidi, fungicidi e diserbanti hanno gravemente influito sulla vita degli insetti. Particolarmente colpite sono state le api delle quali si è vista una drastica riduzione negli ultimi anni (si parla di addirittura il 30%).
Tutto ciò non ha impatti solo su prodotti a loro direttamente correlati come il miele, la cui produzione è in netto calo ed il prezzo in conseguente crescita. Sono proprio le api infatti a svolgere il ruolo di impollinatrici nel processo di riproduzione di circa il 70% delle piante, molte delle quali sono ampiamente utilizzate nell’alimentazione umana.
Sono molti gli studi che evidenziano l’impatto della riduzione di tali insetti sull’alimentazione e sulla vita stessa; si calcola infatti che addirittura un terzo del cibo che consumiamo vede coinvolte le api nel processo di crescita. Famosa a tal proposito è la frase di Albert Einstein “Se le api dovessero scomparire dalla Terra, all’uomo non resterebbero che 4 anni di vita” che, sebbene non supportata da studi scientifici rende l’idea dell’importanza della tematica.
Fortunatamente il problema sta attirando l’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo scientifico e stanno arrivando anche le prime soluzioni. Tra loro spicca Plan Bee.
Il drone-ape Plan Bee
A dire il vero Plan Bee ricorda un’ape solo per i colori (infatti sono stati scelti il giallo e il nero), per quanto concerne la forma è più simile ad una farfalla. Le dimensioni sono sufficienti a contenere il drone nel palmo della mano e sono state volutamente aumentate al fine di mostrare come avviene il processo di impollinazione.
Plan Bee è costruito in plastica con un nucleo di schiuma; il fine è renderlo più leggero, e consentire alla coppia di rotori di permettergli di saltare di fiore in fiore per replicare il processo di impollinazione. Il piccolo corpo infatti è suddiviso in sezioni con dei piccoli fori nella parte inferiore; da tali fori il polline viene risucchiato, trattenuto e rilasciato in seguito su un altro fiore.
Sviluppi futuri dell’ape-robot
A detta della sua creatrice, la principale funzione di Plan Bee è quella educativa; le dimensioni maggiori rispetto a quelle degli insetti consentono infatti agli studenti di osservare come usualmente operano tali insetti. Parallelamente alla funzione educativa vi è quella pratica di agente impollinatore; attualmente si sta passando dalla fase di prototipo alla produzione e commercializzazione prevista nei prossimi due anni.
Il drone potrebbe inizialmente essere utilizzato su piccola scala per aiutare le api e creare giardini personalizzati. Più visionario è stato il preside della scuola di design frequentata dall’ideatrice che vede già Plan Bee impiegato su larga scala.