Crowdfunding, nuove regole: finanziamenti estesi a tutte le Pmi

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Non solo startup e Pmi innovative nel nuovo regolamento

Via libera della Consob alla nuova versione del regolamento sul crowdfunding, che estende a tutte le piccole e medie imprese (Pmi) questa forma di accesso al mercato dei capitali, inizialmente riservata alle startup e alle realtà più all’avanguardia. E’ prevista, inoltre, una maggiore tutela per gli investitori grazie all’obbligo, in capo ai gestori dei portali per la raccolta di capitali online, di aderire a sistemi di indennizzo o di dotarsi di copertura assicurativa.

La normativa secondaria viene con ciò adeguata alle ultime innovazioni legislative in materia di crowdfunding, in particolare la legge di bilancio per il 2017 (n. 232 dell’11 dicembre 2016) e il decreto legislativo (n. 129 del 3 agosto 2017) di recepimento della seconda direttiva europea in materia di prestazione dei servizi di investimento (Mifid 2). Il nuovo regolamento è entrato in vigore il 3 gennaio 2018 ad eccezione delle norme che riguardano l’obbligo di adesione ad un sistema di indennizzo o la stipula dell’assicurazione che entreranno in vigore decorsi sei mesi dalla pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta Ufficiale.

Il crowdfunding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) o finanziamento collettivo in italiano è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing o sviluppo collettivo di un prodotto. Il finanziamento collettivo si può riferire a iniziative di qualsiasi genere, dall’aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all’arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all’imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. Il finanziamento collettivo è spesso utilizzato per promuovere l’innovazione e il cambiamento sociale, abbattendo le barriere tradizionali dell’investimento finanziario. La cosa interessante è che l’Italia, come sottolinea la Consob, è il primo paese in Europa ad essersi dotato di un regolamento specifico ed organico sul crowdfunding, relativo però al solo “equity“.

Proprio a tal proposito, l’aspetto maggiormente interessante del nuovo regolamento Consob è stato quello di consentire l’entrata in vigore delle regole introdotte con il dl 50/2017 (“correttivo” finale alla manovra per il 2017), che stabiliva l’estensione del crowdfunding alle Pmi. Bisogna ricordare che in precedenza le Pmi-Srl, a meno di non essere “innovative“, avevano sempre avuto il divieto di offrire al pubblico il loro capitale sociale (Cod. Civile, art. 2468). Con il decreto 50/2017, invece, è stata introdotta una deroga, ora resa attuativa dal regolamento, secondo la quale le quote di partecipazione in Pmi-Srl possano costituire oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari, anche mediante portali per la raccolta capitali. I gestori di questi ultimi, inoltre, sono soggetti all’obbligo di assicurarsi, il che garantisce una maggiore tutela per chi investe.

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