Quanta tecnologia in una cisterna per cereali

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Regolazioni proporzionali, tracciabilità del prodotto, sicurezza dell’operatore, riduzione dei consumi e molto altro in un nuovo mezzo governato dall’oleodinamica proporzionale.

Una lunga tradizione

Menci Group rappresenta una dinamica realtà produttiva italiana che comprende due società: Menci di Castiglion Fiorentino e Zorzi di Treviso. Insieme le due realtà hanno uno staff di oltre 290 dipendenti, una produzione di oltre 2050 unità all’anno e realizzano un fatturato di 78.5 milioni di euro (2017). Casa specializzata nella produzione di cisterne per mangimi e cereali, Menci è sempre stata all’avanguardia nell’innovazione (la prima cisterna in alluminio data al 1970) e nel 2017, in occasione dei suoi primi novant’anni, ha realizzato un mezzo assolutamente innovativo in questo settore, con prestazioni uniche.

Quando vediamo una cisterna per mangimi sulle strade non immaginiamo quanta tecnologia ci sia all’interno e come le funzioni operative della macchina richiedano un preciso controllo. In sintesi, sulla macchina ci sono otto motori idraulici e ben undici cilindri. All’interno, sul fondo della cisterna ci sono tre coclee, più una coclea verticale e un’altra all’interno del braccio brandeggiante. I cereali e i mangimi che vengono trasportati su questi mezzi sono prodotti differenti e calibrati a seconda della destinazione finale e una delle esigenze fondamentali in questo settore è il mantenimento della qualità del prodotto dopo averlo caricato in cisterna e scaricato dall’allevatore. Per far questo occorre controllare la velocità di rotazione delle coclee: se girano troppo velocemente per quel determinato prodotto, possono provocare una parziale frantumazione dello stesso, con perdita di qualità.

 

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