Trasmissione di potenza al quarto livello

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Trasmissione di potenza al quarto livello. Gates lancia PowerGrip GT4 una cinghia sincrona avanzata a coppia elevata per applicazioni industriali

Si chiama PowerGrip GT4™ ed è la cinghia sincrona a marchio Gates, in elastomero, con la più alta capacità di trasmissione di potenza sul mercato della sua categoria. Ma questa non è l’unica caratteristica del nuovo modello di Gates, azienda tra i leader nella fornitura di soluzioni oleodinamiche e di trasmissione di potenza specifiche. Utilizzando nuovi materiali avanzati, Gates ha progettato una cinghia con maggiore resistenza chimica e capacità di intervallo di temperatura più ampio. La nuova cinghia GT4 offre prestazioni migliorate per un’ampia gamma di applicazioni industriali.

Evoluzione

Ma andiamo con ordine. La nuova cinghia PowerGrip GT4 è il risultato del più recente step evolutivo di un prodotto che ha una lunga storia. Nate nel 1990 con 5 gamme – passi dei denti da 2, 3, 5, 8 e 14 mm – le cinghie GT di Gates hanno subìto nel tempo migliorie continue che ne hanno aumentato la potenza di trazione. In particolare, le gamme 8 e 14 sono state modificate dapprima nel 2000, acquisendo un 30% di potenza in più rispetto al modello precedente e divenendo GT2. Nel 2006 un ulteriore passo ha fatto loro guadagnare un 10% in più, divenendo GT3. Infine, con le modifiche attuali, hanno acquisito un 25% in più per i 14 mm e un 30% in più per gli 8 mm, divenendo appunto il modello GT4™. Quest’ultimo modello racchiude in sé numerose novità che gli conferiscono particolari caratteristiche prestazionali.

Nuovi materiali, nuove potenze

A differenza di molte cinghie sincrone in elastomero attualmente presenti sul mercato, realizzate in cloroprene, per questa cinghia si è impiegato un nuovo materiale, ovvero un elastomero di etilene (EE). Si tratta di un materiale che conferisce alla cinghia una maggiore resistenza e soprattutto ne amplia l’intervallo di temperatura di utilizzo. La GT4 ha, infatti, piena operatività con temperature comprese tra i -40°C e i +120°C con possibile utlizzo a intermittenza fino a 140°C. Per fare un paragone: l’analogo GT3 ha operatività tra -30°C e +100°C. Grazie all’intervallo di temperature più ampio, è possibile anche estendere gli ambiti di utilizzo della cinghia in settori in cui prima non era possibile utilizzarla. Tale materiale porta anche dei benefici ambientali perché, a differenza del precedente, non contiene molecole alogenate, quali il cloro.

Una cinghia, molti vantaggi

Potendo trasmettere una potenza più elevata, la GT4 può essere usata in sostituzione delle catene di piccole dimensioni. «Anche in questo caso, come avviene con successo in molteplici applicazioni, Gates offre al mercato una nuova opportunità di valutare la sostituzione della catena con una cinghia sincrona in gomma, PowerGrip GT4» afferma Roberto Mondelli, Application Engineer di Gates in occasione della presentazione del prodotto. Cosa implica questa possibilità? Innanzitutto, una minore manutenzione: mentre le catene necessitano una regolare lubrificazione, questo non succede per le cinghie che hanno anche minore necessità di ritensionamenti. L’assenza di olio, accoppiata al minore peso di questa cinghia rispetto a catene e a modelli precedenti, migliora le condizioni di lavoro dei dipendenti, rendendola più facile da maneggiare ed eliminando il rischio di scivolamenti o cadute dovute spesso alla presenza di olio sui camminamenti.

Per PowerGrip GT4 Gates impiega un elastomero di etilene (EE), un materiale che conferisce alla cinghia una maggiore resistenza e soprattutto ne amplia l’intervallo di temperatura di utilizzo.

Il nuovo materiale conferisce maggiore resistenza chimica ad alcali, acidi, UV e ozono e le sue prestazioni sono garantite in tutti gli ambienti, tranne quelli a totale immersione in olio e grasso, anche se, tiene a sottolineare Mondelli: «Il contatto intermittente con olii e grasso non incide negativamente sulle sue prestazioni».

Ma non solo il materiale della cinghia GT4 è stato rivisto, bensì tutti i suoi componenti:

  • I trefoli di trazione sono in fibra di vetro che conferisce un’elevata stabilita di lunghezza e un aumento della resistenza alla fatica. Questo a sua volta si traduce in un aumento della potenza possibile e un aumento della durata della cinghia.
  • La superficie dentata è rivestita in nylon. Questo riduce l’attrito e offre una migliorata resistenza alla usura dei denti. Inoltre permette la ridistribuzione delle cariche elettriche, il che rende la cinghia conforme alla direttiva ATEX .
  • La finitura del dorso permette una eliminazione delle vibrazioni e una rotazione fluida del galoppino esterno.
  • I profili dentati Gates GT 8 e 14 assicurano la totale compatibilità con le scanalature delle pulegge dentate HTD esistenti.
    I profili dentati Gates GT 8 e 14 assicurano la totale compatibilità con le scanalature delle pulegge dentate HTD esistenti.

Gates offrirà un portafoglio completo di cinghie PowerGrip GT4 con passi dei denti da 8 mm e 14 mm e lunghezze superiori a 6.500 mm.

Mentre i distributori possono beneficiare dei vantaggi della promozione di una cinghia dalle prestazioni superiori, gli utenti finali che utilizzano trasmissioni industriali nella loro attività sperimenteranno un costo totale di proprietà inferiore. Inoltre, le migliori caratteristiche prestazionali della cinghia PowerGrip GT4 favoriscono ulteriori opportunità di mercato, come la tendenza a convertire le applicazioni a catena in soluzioni di trasmissione a cinghia. Ciò consente la sostituzione delle catene, tradizionalmente caratterizzate da elevate esigenze di manutenzione, con cinghie ad alte prestazioni.

Oltre lo standard
Maggiore capacità di carico che offre la possibilità di utilizzare una cinghia stretta Nessuna lubrificazione e nessun ritensionamento necessari: si eliminano i costi di manutenzione per tutta la vita della cinghia Capacità di intervallo di temperatura più ampio Migliore ergonomia: il peso ridotto riduce l’affaticamento e lo sforzo durante l’installazione Sostenibilità: la cinghia è realizzata senza l’utilizzo di composti clorurati nocivi

 

 

 

 

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