Industria, le ottime performance riaccendono la speranza

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Come da previsioni, la ripartenza della locomotiva tedesca non ha tardato a produrre i suoi effetti, seppure di riflesso, su quella italiana. Giusto nei mesi scorsi avevamo assistito
a una notevole crescita delle performance industriali in Germania ma anche in Francia, con una serie di ricadute che si auspicavano imminenti anche sulla nostra economia. Ebbene, ciò sembra proprio essere avvenuto, ed è un’ottima notizia anche il fatto che il settore industriale e manifatturiero sia proprio al centro di questa spinta alla ripresa.

Le rilevazioni Markit

A testimoniarlo, ancora una volta, è l’indice Pmi di febbraio, recentemente pubblicato da IHS Markit. I dati sono incoraggianti: si parla di quasi 58 punti nell’Eurozona (57,9, per l’esattezza): una cifra di tutto riguardo, che che ci riporta ben a tre anni fa, a febbraio 2018, perché da 36 mesi a questa parte è il più alto. E in tempi di Covid-19 non è poco.

Ottima la performance tedesca (ben 60 punti), che si riverbera in positivo su quella italiana, attestata a un buon 56,9%, in linea con la media europea. Un traino che si è subito tradotto nella ripresa delle esportazioni, con un aumento dei prezzi delle materie prime, e dunque dei prezzi di fornitura (un segnale da intendersi come positivo, perché indica una risalita, anche se, come sottolineano gli analisti, resta aperta la “partita” dell’inflazione con le relative incognite). Segnali positivi arrivano anche dalle borse, che nel Vecchio Continente crescono con una certa costanza e, come trend generale, stanno recuperando punti percentuali. Restando in Italia, colpiscono i dati positivi del comparto della meccanica in Lombardia, regione che, come si sa, è a propria volta la locomotiva italiana. Un cauto ottimismo pare dunque possibile.

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