I vantaggi della telemanutenzione

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Da tempo si parla di telemanutenzione, la possibilità di controllare da remoto lo stato di un bene; questo permette di prevederne l’evoluzione verso stati di avaria e diagnosticarne un guasto, senza che nessuno si rechi sul posto. La tecnologia che permette di superare tale necessità offre la possibilità di stabilire un dialogo a distanza tra chi opera a bordo impianto, il manutentore generalista e chi guida l’operazione da remoto, il tecnico specialista.

Il progresso della tecnologia è stimolato da vari fattori dipendenti, a loro volta, dalla contingenza storica dalla società umana, in seno alla quale attecchisce il germe dell’innovazione. Le società industrializzate hanno mutato profondamente la loro dipendenza dai bisogni: ciò che in passato era perseguito col massimo impegno è diventato scontato, ciò che era ritenuto superfluo ora è ambìto, ma sono soprattutto apparsi bisogni mai manifestatisi in precedenza.

Quali sono allora oggi gli stimoli che alimentano il progresso tecnologico? Di quali strumenti disponiamo per inventare soluzioni inedite ai problemi dei nostri giorni? Le risposte a questi interrogativi ci porterebbero molto lontano, tuttavia una risposta la si può avanzare: una fonte d’innovazione è il connubio tra discipline tra loro diverse. I frutti di una tecnologia possono essere colti da un’altra che ha impieghi differenti; si ottiene una fertilizzazione incrociata che genera un sistema olistico, il cui risultato finale non è semplicemente la somma di quelli parziali ma molto di più.

Matrimonio tra telematica e manutenzione

La telemanutenzione nasce proprio dalla fusione tra la telematica e la manutenzione; simbolo d’innovazione e d’immaterialità la prima, immagine di tradizione e di estrema concretezza la seconda. La telematica opera sull’informazione espressa in forma di bit, che a loro volta si manifestano fisicamente in campi elettromagnetici di varia frequenza: dalle onde radio dei sistemi più tradizionali, alle onde luminose delle reti in fibra ottica. La peculiarità di questa tecnologia è il trasferimento dell’informazione tra luoghi separati da pressoché qualsiasi distanza (basti pensare ai segnali inviati da terra alle sonde interplanetarie); per assolvere a questo compito essa usa dispositivi hardware, per lo più elettronici, e codici software, in modo da garantire un trasferimento d’informazione rapido, non corrotto e con basso impiego d’energia.

Alla luce di queste brevi considerazioni emerge che la funzione della telematica è immateriale, il trasferimento d’informazione; ma che funziona grazie ad un sistema fisico materiale, gli apparati elettronici o elettro-ottici.

La manutenzione trae la sua ragion d’essere nell’assicurare il buon funzionamento dei beni in genere, siano essi impianti, macchine, edifici o altro ancora. Per sua natura opera negli ambiti più disparati e si serve di un’ampia gamma di strumenti, dal volgare martello ai più sofisticati apparecchi di misura. La diagnosi di un guasto, la misurazione di grandezze fisiche, la sostituzione di componenti o la loro riparazione ed ancora la pulizia e la lubrificazione di un mezzo di lavoro sono tutte attività proprie della manutenzione; sono tutte azioni fortemente interagenti con il bene oggetto della manutenzione.

Naturalmente un intervento manutentivo efficace poggia su una solida competenza dell’esecutore e, nel caso d’interventi preventivi, di colui che l’ha preparato a tavolino; ciò richiede capacità di analizzare dati, di organizzare persone, di gestire risorse e abilità operative manuali.

Gli attributi descritti sono immateriali e implicano elaborazione d’informazione. Possiamo dunque osservare che la manutenzione svolge una funzione materiale, l’interazione fisica col bene; ma funziona grazie all’immateriale intelligenza dei manutentori. L’azione combinata fra telematica e manutenzione ha per obiettivo supremo rendere possibile l’esecuzione dell’intervento manutentivo a prescindere dall’ubicazione del manutentore rispetto al mezzo su cui deve intervenire. Obiettivo raggiungibile stabilendo una vicinanza virtuale tra oggetto e soggetto di manutenzione; in cui le informazioni relative allo stato del bene sono trasmesse al manutentore che, dopo aver stabilito le azioni da svolgere, le trasmette nuovamente al bene.

 

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