Qualità di taglio su piccole e grandi dimensioni

Gianandrea Mazzola

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Tra le maggiori realtà italiane attive nel campo della lavorazione dei metalli, Tomatis Lamiere ha fatto dei continui investimenti in tecnologia e innovazione di processo un importante punto di forza. Competenze, esperienza e un ampio parco macchine recentemente arricchitosi di due nuovi impianti Tecoi di grandi dimensioni: un taglio laser a fibra a doppia testa, di cui una Bevel e un impianto di taglio al plasma, provvisto di unità di foratura.

Oltre 3.000 clienti attivi, più di 17.000 commesse annue, 16.000 mq di superficie produttiva coperta, dove vengono processati oltre 20.000 ton di semilavorati all’anno da circa una novantina di addetti. Sono questi i principali numeri che identificano Tomatis Lamiere, realtà con alle spalle quasi sessant’anni di storia, caratterizzati da una crescita costante e continua che le hanno consentito di consolidare un ruolo di riferimento nel campo della subfornitura. Nata nel 1963 con un’attività locale di taglio lamiere con fiamma ossiacetilenica, oggi l’officina è in grado di servire clienti appartenenti ai più svariati settori, a livello nazionale ma con una quota export in moderata crescita. «Il nostro core-business – spiega Luca Tomatis, terza generazione alla guida dell’azienda – è da sempre il taglio lamiera, effettuato con tecnologie laser, plasma, ossitaglio, unitamente alla piegatura. Relativamente più recente è invece l’integrazione al nostro interno anche di un reparto dedicato al taglio laser tubo, un reparto dedicato alla calandratura e alla lavorazione meccanica dei pezzi tagliati. L’obiettivo è quello di riuscire a fornire un servizio sempre più completo e flessibile per rispondere efficacemente alle più diverse esigenze di clienti che vanno dal piccolo artigiano alla grande industria». Attività garantite da un vasto e articolato parco macchine, comprendente anche due nuovi impianti di grandi dimensioni acquistate da Tecoi, costruttore spagnolo da un paio d’anni presente anche in Italia con la propria la filiale di Castel Mella (BS): un taglio laser a fibra LS Series a doppia testa, di cui una Bevel, e un impianto di taglio al plasma Teknos, provvisto di unità di foratura e testa Bevel.

Da sinistra: Massimiliano Epis, amministratore delegato della filiale italiana di Tecoi, assieme a Luca Tomatis, nipote del fondatore, alla guida di Tomatis Lamiere insieme al fratello Davide e al padre Danilo.

Al passo con la lavorazione di manufatti sempre più grandi

La decisione di acquisire le nuove macchine Tecoi segue una precisa strategia di crescita della Tomatis Lamiere di Cuneo, in ottica di ampliamento ed estensione della propria capacità produttiva. «L’integrazione avvenuta non più di un paio d’anni fa di una nuova piegatrice con campo di lavoro fino a 12.500 mm – conferma Tomatisha permesso di iniziare a fornire questo tipo di lavorazione su dimensioni importanti. Motivo per cui abbiamo sentito la necessità di adeguare anche il reparto di taglio, dotandolo di un impianto laser a fibra che fosse in grado di gestire manufatti altrettanto generosi nelle dimensioni. Abbiamo così vagliato attentamente quanto disponibile sul mercato, fino ad arrivare a Tecoi, costruttore che non solo utilizzava sorgenti Trumpf, a noi già ben note, ma anche ideatore di sistemi innovativi, alcuni dei quali anche brevettati, le cui performance e specificità hanno fugato ogni dubbio e convinto all’acquisto. Mi riferisco per esempio alla presenza della doppia testa di taglio, alle ottime prestazioni sullo sfondamento, senza dimenticare la non scontata peculiarità del taglio senza ripresa e in un’unica passata, su tutta l’area di lavoro, determinante per fornire manufatti di grandi dimensioni estremamente precisi».

Doppia testa e cambio fibra automatico per tagli laser veloci e perfetti

La gamma di macchine LS Series è stata pensata, sviluppata e realizzata da Tecoi appositamente per il taglio laser allo stato solido-fibra nei medi e grandi formati di lamiera. Lo sviluppo di tecnologie innovative ed esclusive del costruttore spagnolo, come l’evoluto sistema automatico di cambio fibra DFP e il taglio a doppia testa Twin Disk, consentono agli utilizzatori di ottenere un’elevata capacità produttiva e la massima flessibilità nella gestione delle diverse commesse di lavoro. In particolare, il DFP, quale combinazione di due fibre in un’unica testa, consente di tagliare lamiere sottili e spesse senza dover modificare la configurazione ottica della testa. Il sistema di piercing di alta qualità riduce i tempi di sfondamento del 65% e il corrispondente foro sulla lamiera di qualsiasi spessore genera un’apertura estremamente piccola. Twin Disk consente invece di raddoppiare la produttività con un singolo risonatore e la stessa stazione di elaborazione, riducendo i costi operativi.

Il sistema automatico modifica in tempo reale la separazione delle teste come richiesto nel processo di taglio.

La configurazione scelta da Tomatis Lamiere consiste in un impianto con campo di lavoro da 3000×12000 mm (utile anche per processare lamiere da treno), corredato da risonatore Trumpf da 8 kW con le citate due teste (di cui una Bevel), e da Vibratec, banco vibrante autopulente. Quest’ultimo è un sistema di evacuazione delle scorie e trucioli generato durante i processi di taglio e lavorazione, senza manutenzione, che assicura più del 40% di risparmio in termini di tempi di fermo macchina, operazioni di pulizia e rimozione degli scarti.

Vista del nuovo impianto di taglio laser a fibra Tocai LS Series a doppia testa, di cui una Bevel, recentemente installato in Tomatis Lamiere.

Taglio plasma e foratura integrata su grandi dimensioni

Se l’acquisto del nuovo laser a fibra Tecoi ha portato in Tomatis Lamiere l’estensione della capacità produttiva, il nuovo plasma Teknos ha permesso anche un significativo miglioramento dell’efficienza globale di processo.

«A fare la differenza in questo senso – rileva lo stesso Tomatisè stata la disponibilità del sistema di foratura integrata ISO 50, con cambio utensili automatico. Una dotazione molto interessante grazie alla quale è possibile efficientare la produzione di un manufatto senza dover ricorrere ad altri piazzamenti, a fronte anche della disponibilità di una testa Bevel con potenza generatore da 440 A, maggiore rispetto all’impianto sostituito da 260 A. Ciò significa disporre, su un’area di lavoro di 3.000 x 24.0000 mm, di tabelle di taglio ben più performanti delle precedenti, dove è possibile procedere con maggiori velocità e sfruttare l’unità di foratura».

Progettate per il taglio di alta qualità, alta capacità e grandi dimensioni, gli impianti di taglio plasma Teknos si distinguono per una meccanica che si basa sull’uso di sistemi di guida misti dotati di pattini a ricircolo di rulli.

Per garantire la precisione di posizionamento dell’intera macchina, il sistema di misurazione del motore è di encoder assoluto, quindi l’impianto non deve mai tornare alla sua posizione originale per il riferimento. Come per il taglio laser fibra, anche per il plasma, Tecoi ha dotato la macchina di tutti i sistemi di controllo e di motorizzazione Fanuc (compresi touchscreen, encoder assoluti e comunicazioni in fibra ottica), oltre che dei sistemi proprietari e brevettati SPC (per il controllo totale della perforazione) e SAC (per ridurre al minimo l’effetto delle collisioni).

«Ma è anche un altro aspetto – aggiunge Tomatisa rendere il nuovo impianto Teknos realmente differenziante e unico. Mi riferisco alla tecnologia Imz, grazie alla quale si ottiene un significativo risparmio nei movimenti di taglio. E per chi, come noi, ha a che fare spesso con numerosi forature e sfondamenti, il beneficio anche quotidiano è veramente enorme».

Driltec è il citato sistema di lavorazione Tecoi che consente la foratura, maschiatura, svasatura e alcuni tipi di fresatura, con la possibilità di un cambio utensile automatico fino a 8 posizioni. Esso è adatto per realizzare fori diretti fino a 40 mm con grande precisione e anche pre-forature. Come per il nuovo laser, l’azienda cuneese ha deciso di dotare anche Teknos con il banco autopulente Vibratec, ovvero il sistema di evacuazione di scorie e trucioli.

L’evoluto sistema automatico di cambio fibra DFP e il taglio a doppia testa Twin Disk del nuovo laser LS Series Tecoi consentono a Tomatis Lamiere di ottenere un’elevata capacità produttiva e la massima flessibilità operativa.

Soluzioni di processo ideali per ogni settore, per ogni mercato

Gli svariati settori serviti da Tomatis Lamiere e il variegato portfolio clienti, che vanno dal piccolo artigiano alla grande industria, impongono alla società grande flessibilità e versatilità, per assicurare tempi di consegna rapidi e sicuri.

«Conosciamo le esigenze dei diversi settori di mercato – continua Tomatise sappiamo bene come l’avere anche un magazzino lamiere ben fornito significhi reattività verso i nostri clienti. Per questo motivo abbiamo uno stock di oltre 4.000 tonnellate di materiale sempre disponibile, con una vasta gamma di qualità, spessori e formati».

Da questo punto di vista Tomatis Lamiere è in grado di lavorare acciai, acciai speciali, strutturali, inossidabili, acciai antiusura, bonificati, acciai caldareria, oltre a metalli non ferrosi come alluminio, rame e ottone. «Le nostre tecnologie di taglio – prosegue Tomatispermettono di tagliare con il laser fogli di lamiera con spessori compresi tra 0,8 e 20-25 mm, con il plasma fino a 40 mm, con l’ossitaglio fino a 300 mm. Con i nostri tre impianti di taglio laser tubo lavoriamo invece tubi e profilati di ferro o acciaio inox con un diametro massimo di 355 mm».

Più nel dettaglio, in Tomatis Lamiere sono presenti 7 impianti di taglio tra laser a fibra e CO2, 3 laser tubo, 2 impianti di taglio plasma, 3 ossitaglio, 10 piegatrici (di cui una robotizzata), 5 calandre e un centro di lavoro verticale. Un parco macchine consistente alla cui base risiede un modello di produzione efficiente, gestito da una piattaforma software gestionale altrettanto efficace.

Il nuovo impianto di taglio al plasma Tecoi Teknos installato in Tomatis Lamiere è provvisto di unità di foratura ISO 50 con cambio utensile automatico, una testa Bevel e vanta un campo di lavoro di 3000×24000 mm con banco autopulente.

Potenziale produttivo perfetto dai piccoli ai grandi numeri

«La nostra forza – sottolinea Tomatisè quella di riuscire a garantire la massima competitività sia per la singola commessa dell’artigiano, sia per la media impresa con lotti numericamente più importanti. Senza alcuna differenza dimensionale del manufatto. Una specializzazione costruita e consolidata, passo dopo passo, ormai da oltre un decennio».

È infatti la crisi del 2008 a segnare un punto di svolta nella storia dell’attività cuneese, con un cambio di passo iniziato con importanti investimenti strutturali e organizzativi. «In quegli anni – osserva Tomatisle produzioni da grandi numeri vengono a mancare, e la nostra attenzione si focalizza proprio sul riuscire a gestire in modo efficiente le commesse sempre più numerose di clienti con lotti medio piccoli. Di pari passo vengono realizzati importanti investimenti sul taglio laser e sulla piegatura di grande lunghezza, con un potenziale produttivo tale da non farci cogliere impreparati anche per clienti più esigenti come alcune multinazionali servite».

Per gestire i crescenti numeri dei clienti attivi e delle commesse gestite annualmente Tomatis Lamiere inizia così a digitalizzare il proprio iter produttivo, tracciando ogni singola fase, dal magazzino delle materie prime a tutte le lavorazioni che possono interessare ogni singolo manufatto. «Oggi stampiamo più di 200 mila etichette all’anno – spiega Tomatisciascuna delle quali corrisponde allo stato di avanzamento di ciascuna commessa. Solo in questo modo possiamo garantire il miglior controllo e monitoraggio, istante per istante, di quanto accade al nostro interno, dalla preventivazione alla spedizione. Iter di cui oggi fanno parte anche i nuovi impianti Tecoi, la cui integrazione ci permetterà di proporci sul mercato con una rinnovata tecnologia e un aumentato livello di competitività per sostenere la nostra crescita».

Dalla produzione sostenibile al rispetto dell’ambiente

Per Tomatis Lamiere è importante oltre che la ricerca di una produzione sostenibile, anche l’attenzione riposta quotidianamente per ridurre al minimo l’impatto ambientale grazie: a un impianto d’illuminazione stabilimento a luce LED, al costante utilizzo di carta e scatole riciclate, all’impiego di carrelli di sollevamento elettrici e a risparmio energetico, all’informatizzazione dei sistemi per ridurre il consumo di fogli stampati, ai sistemi di abbattimento delle polveri, al recupero e il riciclaggio dei bancali e degli imballaggi in legno.

Senza dimenticare l’impianto fotovoltaico da 1 MW di potenza che fornisce gran parte dell’energia di cui l’azienda ha bisogno ed evita l’immissione in atmosfera di oltre 500 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. «Sempre dal punto di vista ambientale – conclude Tomatisnegli scorsi mesi abbiamo aderito al programma “100 mila piante in Piemonte”, volto al rimboschimento e alla creazione di un ‘carbon sink’ per l’anidride carbonica, contribuendo all’acquisto di 1.500 piante da distribuire a enti pubblici e privati della provincia di Cuneo, in Piemonte».

L’azienda in pillole

Nel 1963 Vittorio Tomatis fonda la Vittorio Tomatis snc a Cuneo (CN), una ditta di poco più di 500 mq dedicata al taglio di lamiere con la fiamma ossiacetilenica. Seguendo un obiettivo di crescita e miglioramento del servizio verso i clienti, acquista nel tempo macchinari più efficienti (negli anni 70 la prima cesoia a ghigliottina, negli anni 80 i primi pantografi e le prime piegatrici), aumentando allo stesso tempo la gamma dell’offerta.

Risale invece al 1998 l’acquisto del primo impianto di taglio laser bidimensionale che aumenta significativamente la gamma di lavorazioni possibili, segnando un passo importante nello sviluppo e nella crescita aziendale. Crescita che porterà a cavallo del nuovo secolo a raddoppiare la metratura del capannone e a investire nella tecnologia di taglio laser tubo, aumentando ulteriormente la gamma di lavorazioni. Gli investimenti continuano nel corso degli anni e la società, diventata Tomatis Lamiere Srl nel 2008, cresce fino a diventare un punto di riferimento per il taglio e la lavorazione di lamiere.

Decisivo è anche l’ottenimento nel 2014 della certificazione di qualità UNI EN 1090, che permette di affrontare commesse sempre più complesse nel campo delle strutture metalliche, cui seguono successivamente anche le certificazioni ISO 9001:2015, ISO 45001:2018 e ISO 14001:2015.

Più recente è invece l’ampliamento della superficie produttiva con il rinnovo del parco macchine in tutti i reparti, con un’attenzione particolare verso la sostenibilità aziendale.

Sistemi brevettati per l’alto rendimento delle macchine da taglio

Fortemente orientata all’innovazione di prodotto, Tecoi ha sviluppato nel tempo soluzioni e sistemi esclusivi, ad alto valore aggiunto per le proprie tecnologie di taglio, molti dei quali, come i seguenti, brevettati e presenti nei due impianti installati in Tomatis Lamiere. Il sistema IMZ (acronimo di Intelligent Movement Z-axis) riduce il tempo di processo di taglio fino al 30%, il che consente un posizionamento più rapido e preciso della testa di taglio sull’asse Z. Aumenta la produttività fino al 70% tra le perforazioni. SAC identifica invece il sistema anti-collisione tridimensionale con reset automatico e alta velocità che apporta grande sicurezza e protezione delle torce al plasma, garantendo il posizionamento nelle operazioni di taglio diritto e smusso; la versione SAC-L per il laser garantisce il riposizionamento corretto della torcia in modo automatico nelle operazioni di taglio diritto e smusso. SPC è invece il sistema di perforazione controllato brevettato da Tecoi che consente di aumentare la capacità di perforazione di plasma, ossitaglio e laser fino al 25% di spessore e aumenta la durata dei materiali di consumo fino al 30%.

Il sistema brevettato IMZ (Intelligent movement Z-axis) di Tecoi riduce il tempo di processo di taglio, aumentando la produttività fino al 70% tra le perforazioni.

Specialisti nella produzione di macchine da taglio lamiere di grandi dimensioni

Vista aerea degli oltre 20.000 mq (recentemente ampliati) del sito produttivo e sede principale di Tecoi a Sahelices de Sabero (Leòn).

Tecoi nasce a Sahelices de Sabero (Leòn), in Spagna, nei primi anni ’90 per soddisfare un’esigenza operativa interna, in quanto già svolgeva attività di carpenteria. Realizza così una prima macchina per la lavorazione della lamiera, alla quale ne seguono altre destinate al mercato. Un riscontro positivo che agevola una rapida crescita dapprima tra la clientela locale, per poi proseguire a livello internazionale.

Presente dallo scorso anno anche in Germania, con un’apertura che segue anche il rafforzamento della sede francese, da un paio d’anni è presente con una propria filiale diretta di proprietà anche in Italia, coordinata e gestita da Massimiliano Epis.

Specializzata nella progettazione, costruzione e installazione esclusivamente di macchine da taglio industriali, da taglio plasma e ossitaglio, laser, lavorazione della lamiera e preparazione dei bordi per la saldatura, Tecoi ha dunque sviluppato nel tempo un’articolata rete tecnologica e commerciale che ha permesso di superare i 40 milioni di euro di fatturato globale, con circa 300 dipendenti, dei quali una trentina impegnate nel reparto di engineering e di ricerca e sviluppo.

Unico è invece il sito produttivo, presso gli oltre 20.000 mq (recentemente ampliati) della sede principale spagnola, dove ogni impianto viene totalmente sviluppato al proprio interno, dalla carpenteria alla parte meccanica, dal banco al filtro.

La forza del gruppo risiede nel riuscire a soddisfare esigenze fuori standard e non reperibili sul mercato, ovvero realizzando impianti aventi aree di lavoro molto generose, come per esempio quelle richieste dalla cantieristica navale, con performance al passo con lo stato dell’arte delle tecnologie di taglio fornite, alcune delle quali supportate anche da brevetti.

di Gianandrea Mazzola

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