Predire le proprietà dei polimeri

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Prevedere le proprietà delle reti polimeriche prima ancora che vengano create: questa è scienza non fantascienza ed il risultato del lavoro dei ricercatori della Ghent University (UGent), della QUT e della Stanford University, nonché l’ultima frontiera della sperimentazione che, oggi, può avvalersi di un modello computazionale in grado di  eliminare le diverse incognite. Nel caso specifico, se tipizzare le reti polimeriche è estremamente difficile, il nuovo modello consente di prevedere le connessioni tra le lunghe catene di molecole, che formano tali reti, e, di conseguenza, le loro proprietà. Il modello è stato sviluppato ricorrendo alla matematica avanzata e a simulazioni molecolari, riunendo ricercatori di modellazione computazionale, chimica sintetica e scienza dei materiali. I recenti sviluppi della chimica, inoltre, hanno consentito l’inclusione di proprietà non convenzionali come l’auto-riparazione, la conduttività e la reattività agli stimoli nelle reti polimeriche, offrendo loro un grande potenziale in applicazioni evolute. Il lavoro prodotto mostra come i mattoni molecolari possano essere assemblati sia temporalmente che spazialmente per creare strutture di materiali accurate, inclusi difetti e le risultanti relazioni struttura-proprietà. Una combinazione di cinetica e assemblaggio spaziale molecolare mai raggiunta prima. Lo strumento si è dimostrato un valido supporto nella progettazione di nuovi polimeri supermolecolari in aree di utilizzo come la somministrazione di farmaci, la transfezione genetica e le applicazioni biomedicali.

Alessandra Battaglioli

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