Il voucher per tutelare la proprietà intellettuale

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Con 25 milioni di euro, l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale rimborsa le spese sostenute dalle Pmi per la tutela dei propri diritti di privativa industriale.

Per evitare che idee, prodotti o servizi, opera del proprio ingegno, siano copiati, è necessario provvedere a proteggerli, soprattutto oggigiorno, in un’era digitale sempre più veloce. Questa tutela ha però un prezzo, che a volte potrebbe rappresentare un fattore scoraggiante. Per ovviare a tale problematica, sostenendo i diritti di proprietà intellettuale delle piccole e medie imprese con sede nell’Unione europea, nel gennaio 2022 l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), con la collaborazione della Commissione europea e con il sostegno degli uffici di proprietà intellettuale (PI) degli stati membri, ha dato avvio al fondo per le Pmi, pubblicando il primo invito a presentare proposte nell’ambito della nuova iniziativa “Fondo pluriennale per le Pmi 2022-2024”.

Con le risorse del fondo viene fornito un sostegno finanziario alle piccole e medie imprese, attraverso un voucher che rimborserà, parzialmente, il pagamento di tasse, contribuendo alla tutela della privativa industriale. Le risorse, infatti, potranno essere utilizzate per avviare il percorso di protezione dei diritti di PI, che parte proprio con la richiesta all’ente competente di registrazione del proprio diritto. Tutto ciò, con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento della crescita e della competitività delle Pmi europee, pilastro portante dell’economia regionale, sostenendo altresì l’obiettivo della duplice transizione verde e digitale all’interno dell’Ue.

Dopo il successo dell’edizione 2022, a gennaio del 2023 è stato aperto lo sportello per l’anno in corso.

Le agevolazioni previste dal fondo

Il fondo ha strutturato la sua offerta con una doppia tipologia di misure agevolative, attraverso due diversi servizi: il voucher 1, l’IP Scan, e il voucher 2, per il parziale rimborso di specifiche spese. Le imprese italiane, però, non potranno utilizzare il primo servizio mentre, con riferimento al secondo, la somma che il fondo concede a ogni richiedente andrà a rimborsare il 75% delle tasse pagate durante la fase di registrazione, pubblicazione e differimento della pubblicazione. Queste azioni sono destinate, a livello europeo, alla tutela di PI per le domande di marchio, disegno o modello, e per le tasse pagate nel caso di classi aggiuntive (ovvero protezione in uno specifico paese che non è il proprio). Dunque, trattandosi di una protezione europea, l’ente competente a cui bisognerà pagare le tasse è l’EUIPO – che è poi lo stesso che gestisce la misura. Le risorse conferite con il voucher potranno anche provvedere al rimborso, sempre per il 75% del costo, di tasse per marchi, disegni e modelli a livello nazionale e regionale – e anche in questo caso per le classi aggiuntive, per le tasse d’esame, registrazione, pubblicazione e differimento della pubblicazione.

Diversamente dalla prima situazione, questa protezione ha una collocazione geografica differente (nazionale o regionale), e potrà essere effettuata direttamente tramite il proprio ufficio nazionale, ovvero l’UIBM, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, referente del MIMIT.

È poi possibile richiedere un rimborso (50%) per il pagamento delle tasse per le domande di marchio, disegno o modello, e delle tasse di designazione anche fuori dall’Unione europea. In questo caso, la competenza sarà dell’OMPI, l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, una delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite.

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