CONTROLLI NUMERICI: alla ricerca della massima semplicità

Condividi

Francesco Dreoni, uno dei titolari della D.Electron S.r.l.
Francesco Dreoni, uno dei titolari della D.Electron S.r.l.

Abbiamo di recente interpellato Francesco Dreoni, uno dei titolari della D.Electron S.r.l. di Firenze, impresa specializzata nel settore dell’automazione e in quello dei controlli numerici per macchine utensili. «Confermiamo che vi è un corso una risalita dei volumi di vendita – ha esordito – sia nel settore della meccanica di produzione, sia in quello degli stampi. È difficile trovare un denominatore comune, nella nostra area riscontriamo particolare dinamismo nel comparto degli accessori moda e dell’oreficeria».

Attualmente, quali sono i trend tecnologici più in voga nel mondo dei CNC? «Il cliente oggi vuole un pacchetto integrato che sia “unico responsabile” della produzione in macchina. Vuole cioè una soluzione finita, funzionale, semplice, soprattutto nel settore stampi. Difatti, le evoluzioni principali vanno nella direzione della semplificazione della gestione della macchina. Ciò avviene su due fronti». Quali? «Il primo è quella del miglioramento delle prestazioni del controllo che aiutano e semplificano la produzione. Per esempio, grazie ai CNC di ultima generazione le macchine sono “adattative”, si adeguano cioè alle reali condizioni di lavoro e permettono di smorzare le vibrazioni, di sostituire gli utensili usurati, di ottimizzare la velocità degli assi, ecc. in tempo reale. Si tratta di caratteristiche che rendono intelligente la macchina e, in definitiva, ne semplificano la gestione, la programmazione e la diagnostica. L’altro fronte è quello della semplicità di utilizzo. In officina gli operatori hanno sempre meno tempo per imparare a utilizzare un nuovo controllo numerico, e per tale motivo l’interfaccia utente deve essere intuitivo, adoperabile in poco tempo anche da addetti poco esperti. È questo un valore aggiunto perché comporta una reale diminuzione dei costi di formazione».

Francesco Dreoni cerca poi di guardare alle innovazioni possibili nel breve/medio periodo: «Il cliente vuole oggi e pretenderà sempre più che il CNC sia, oltre che integrato nel sistema macchina, anche sicuro e affidabile. L’affidabilità di un software è cosa diversa dall’affidabilità di una macchina: l’aumento delle prestazioni e la contemporanea semplificazione della gestione impongono un completo ripensamento della struttura software del controllo, che è tutt’altro che banale e che sarà terra di sviluppi interessanti».

Marco Rizzi, amministratore delegato della Hurco S.r.l.
Marco Rizzi, amministratore delegato della Hurco S.r.l.

Marco Rizzi, amministratore delegato della Hurco S.r.l. (Binasco, MI), filiale dell’omonima casa americana produttrice di centri di lavoro e controlli numerici, conferma l’andamento positivo del mercato: «Riscontriamo una fase di continuità rispetto a quella dell’ultimo anno, la quale, per quel che ci riguarda, si è chiusa con una crescita a doppia cifra. Il nostro ottimismo è dunque motivato: quasi tutti nostri clienti lavorano a pieno regime, con macchine sature di lavoro e impianti carichi. E gran parte di essi sottolinea la difficoltà di reperire manodopera specializzata, capace di lavorare sulle macchine utensili e di programmare correttamente le lavorazioni».

L’ovvia conseguenza è la ricerca di CNC sempre più raffinati ma nel complesso semplici da utilizzare: «Il software rappresenta da sempre il cuore del nostro business e “l’obiettivo semplicità” è storicamente la nostra filosofia di sviluppo. Anche i nostri controlli di ultima generazione, pur essendo molto evoluti e sofisticati, permettono un approccio davvero semplificato e rapido agli operatori, anche a quelli meno preparati. L’interfaccia intuitivo, la programmazione “conversazionale”, la velocità nella gestione dei dati, l’ergonomia, l’alta risoluzione, il touch screen, l’utilizzo massiccio di grafica esemplificativa per illustrare lavorazioni e cicli produttivi, costituiscono i principali filoni di sviluppo. Ovviamente, alle spalle dell’interfaccia vi sono strutture software sempre più potenti, evolute e intelligenti, che permettono prestazioni elevate in grado di gestire macchine multiassi, di correggere e compensare in corsa degli errori e di simulare il percorso utensili. Quest’ultima caratteristica permette in alcuni casi di by-passare la programmazione CAM, con ulteriore semplificazione e velocizzazione delle attività».

Rizzi conclude immaginando quanto avverrà nel prossimo futuro: «Non è così facile introdurre innovazioni eclatanti, tuttavia possiamo dire che tutti i principali produttori di controlli numerici stiano puntando, oltre alla già citata semplicità, all’integrazione sempre più forte tra azionamenti e software, al potenziamento dei cicli di produzione per supportare lavorazioni multitasking e alla possibilità di programmare la lavorazione direttamente in 3D, cioè senza passare, se possibile, dal CAD o dal CAM. Si punterà inoltre sulla fluidità dei movimenti, per migliorare la qualità superficiale del pezzo finito e ridurre l’usura dell’utensile».

Tag:

Articoli correlati