La flessibilità poggia su solide basi

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autocentrante gnutti piccolaLe macchine transfer flessibili proposte da Gnutti Transfer nascono da uno studio continuo, svolto insieme ai clienti, dei processi di lavorazione nella loro interezza, per offrire soluzioni di produzione chiavi in mano e ad hoc.

Transfer flessibile. Due parole che, fino a qualche anno fa, sarebbero state inconciliabili. Il transfer era visto, nel comune sentire, come una macchina super specializzata, nata per produrre pezzi in grandissimi lotti ma poco versatile e poco “maneggevole” nel passare da un lotto all’altro, da un tipo di pezzo a un altro.

Oggi questo non è più tanto vero: la tecnologia transfer ha fatto grandi passi verso la flessibilità e la versatilità. Ci facciamo raccontare da Benedetta Gnutti, marketing manager di Gnutti Transfer di Ospitaletto Brescia come ciò è avvenuto nella sua azienda: “In Gnutti Transfer, oggi, un transfer realmente flessibile può presentarsi come una soluzione competitiva anche sui medi lotti, o nelle produzioni molto segmentate, tipiche del mondo di oggi, che prevedono cambi anche frequenti non solo nelle dimensioni dei lotti, ma anche nelle forme, nelle geometrie e nel disegno dei pezzi. Oggi – continua Benedetta Gnuttiil transfer flessibile è una realtà produttiva concreta e a dirlo sono i numeri. Con le macchine della serie GT2/GT4, è possibile riattrezzare la macchina in 30 minuti per realizzare lotti di 300 unità. Numeri con ogni evidenza molto più piccoli di quelli tipici dei transfer tradizionali”.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 36: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/4dabf99205b3a8173410f89f3e183125/.

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