Superleghe resistenti al calore: guida alla scelta del portautensile

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Con la diffusione delle superleghe resistenti al calore (acciaio inossidabile, inconel, titanio…) aumenta anche il rischio che l’utensile scivoli o si sfili dal suo supporto durante la lavorazione. Questi metalli sono caratterizzati da leggerezza, durezza e resistenza alla corrosione, ma risultano altresì molto difficili da lavorare. Ecco alcune informazioni utili sull’usura degli strumenti per selezionare il portautensile più adatto alle proprie esigenze.

Accade più spesso di quanto si possa immaginare, e quando accade le conseguenze hanno un costo non indifferente; ci stiamo riferendo a quando l’utensile si sfila dal portautensile nel bel mezzo di una lavorazione, come ad esempio durante la fresatura di un blisk. La tendenza attuale nelle officine prevede l’utilizzo sempre più diffuso di superleghe resistenti al calore (HRSA) rispetto al tradizionale alluminio, poiché la loro struttura e caratteristiche si rivelano perfette per l’industria aerospaziale: sono leggere e allo stesso tempo robuste e resistenti alla corrosione, in grado di soddisfare i requisiti di rigidità e durevolezza per motori e componenti strutturali e richiedono l’utilizzo di meno materiale. C’è però un rovescio della medaglia: si tratta di materiali molto difficili da lavorare, che esigono forze di taglio elevate, generano molto calore sulla punta dell’utensile e producono trucioli difficili da rompere.

 

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