Il futuro della macchina utensile secondo Masahito Mori, Presidente di DMG MORI

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dmg mori

Tutto il mondo delle macchine utensili sta vivendo e attraversando un momento di forte e profondo cambiamento, che oggi più che mai coinvolge anche la produzione additiva insieme a sistemi di automazione sempre più spinti e integrati.

«Sempre più automazione –ha recentemente dichiarato Masahiko Mori, Presidente di DMG MORI Company Limited.– sarà sempre di più il fattore chiave in tutto il mondo. Non solo in Italia ma anche in Germania, Giappone, negli Stati Uniti, nei mercati emergenti. Quindi sarà nostro obiettivo prestare attenzione al materiale grezzo e a quello che viene lavorato sulla macchina. Il tutto in una soluzione automatizzata. Automazione e macchina utensile, se devono lavorare insieme 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 ed, devono essere monitorate, ed è per questo che la digitalizzazione diventa focale e fondamentale».

Soluzioni d’automazione che coinvolgono allo stesso tempo lo sviluppo da parte della stessa DMG MORI, insieme ai propri partner (anche italiani), di sensoristica evoluta, sistemi di visualizzazione e di comunicazione. Ciò, con l’obiettivo di disporre di uno scambio continuo del flusso digitale lungo tutta la catena del valore.

«Altrettanto importante – ha rilevato lo stesso Masahiko Mori – è il fattore di crescita delle risorse umane, la formazione del personale, dei giovani e di figure altamente qualificate. Altro aspetto sfidante, questo, che sarà chiave per i prossimi 10 anni».

Asportazione e produzione additiva in sinergia

Ogni decennio ha visto l’affermarsi di diverse tecnologie di lavorazione per le macchine utensili, con unico focus nell’asportazione. Lo scenario attuale porta invece con sé, in modo sempre più diretto, anche l’additive manufacturing, ovvero l’aggiunta di materiale. Con quali possibili cambiamenti e/o integrazioni di processo per la macchina utensile?

«Di pari passo con lo sviluppo e la continua crescita delle tecnologie di produzione additiva – ha osservato Masahiko Mori – i progettisti stanno scoprendo il grande potenziale in termini di design nella progettazione di pezzi e utensili. Allo stesso tempo, aumenta sia la qualità dei pezzi prodotti con processi additivi sia la loro velocità di lavorazione. Ci saranno in futuro importanti cambiamenti strutturali che interesseranno trasversalmente anche i produttori di utensili. Chiamati in causa, questi ultimi, per esempio per progettare insieme ai costruttori di macchine anche portautensili con delle funzioni molto specifiche e dedicate, utilizzando le tecnologie più avanzate. Nell’arco di 10 anni avremo un 20% del mercato delle macchine utensili che verrà gestito proprio dalla tecnologia additiva».

In particolare, il portafoglio d’offerta DMG MORI comprende quattro catene di processo complete per i processi additivi con iniettore di polveri o con letto di polvere. Nel quadro di questa offerta olistica, il Gruppo combina i suoi modelli Lasertec 3D e i già citati Lasertec 30 SLM di seconda generazione con i centri di lavoro provenienti dal suo variegato portafoglio di macchine. Con il connubio di sinterizzazione laser con riporto di materiale e lavorazione con asportazione di truciolo su un’unica macchina, riscuote già da tempo positivi riscontri grazie ai modelli della serie Lasertec 3D hybrid.

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