Censis: situazione italiana incerta

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soldi famiglieQuesti, in sintesi, i principali risultati che emergono, nel secondo semestre del 2014, dall’Outlook Italia Confcommercio-Censis resi noti nei giorni scorsi.

Consumi fermi e clima di fiducia in deterioramento – sebbene ancora in terreno positivo – descrivono il quadro del secondo semestre 2014, con un visibile calo di fiducia anche nei confronti dell’attuale governo: scende al 58,7% (dal 76,7% del primo semestre) la quota di chi nutre ancora fiducia sulle possibilità che il governo porti a compimento le riforme annunciate. Per il 44% delle famiglie la capacità di spesa è peggiorata e quasi il 70% guarda con incertezza o pessimismo ai prossimi mesi. In questo quadro anche i modelli di consumo stanno mutando rapidamente e la parola d’ordine è “contenimento delle spese”, ricerca dell’offerta migliore anche e soprattutto attraverso l’uso massiccio di internet. Anche perché per 13 milioni di famiglie, le bollette e le tasse si mangiano gran parte del reddito deprimendo ogni propensione a nuovi consumi. E a poco sembra essere servito, finora, il bonus degli 80 euro in busta paga visto che ben il 76% dei percettori di tale misura non ha mutato in modo sostanziale la capacità di consumo. Anche chi avrebbe la possibilità di incrementare consistentemente le proprie capacità di spesa non utilizzerebbe tali risorse per maggiori consumi, preferendo risparmiare: oltre 19 milioni di famiglie sono di questa opinione. Date queste premesse sembra difficile poter incentivare i consumi se non con misure diverse dalle poche adottate fino ad oggi.

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