Clinici e ingegneri per la tecnologia additiva

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sala operatoria dettaglioL’additive manufacturing, nonostante la giovane età, è ormai noto nella maggior parte degli ambienti manifatturieri. Un po’ meno note sono le possibilità che questa tecnologia potrebbe offrire in ambiti diversi. La cardiologia e cardiochirurgia pediatrica sono tra questi.

In campo medico, poter osservare e maneggiare modelli delle parti anatomiche allo studio è certamente importante e, in molti casi, complementare all’analisi di un modello computazionale: il modello può diventare uno strumento di simulazione, con la doppia valenza sia di analisi che di insegnamento. Analisi sia per i clinici che per i ricercatori, insegnamento sia per i clinici che per il paziente che deve prendere confidenza con la propria situazione.

Come costruire il modello? Le strade sono due: con tecnologia sottrattiva o con tecnologia additiva. Dunque classica lavorazione all’utensile o costruzione layer by layer. Secondo la letteratura, i tre criteri su cui basare la scelta della tecnologia più appropriata, considerando che comunque si tratta di un prototipo, sono essenzialmente riconducibili a velocità di esecuzione, grado di accuratezza e budget a disposizione. Di fatto un grosso limite della tecnologia sottrattiva riguarda la creazione di geometrie complesse, quali sono le strutture anatomiche, e il materiale: l’additive manufacturing permette di superare questo limite.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 50: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/3f0c902626af1e37e39368506c873461/.

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