Export, crescita mondiale dello 0,7%

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L’export in Cina cresce del 14,5%, in Giappone del 13,1% ed in Usa dell’8%. Questi sono i dati pubblicati di recente dal Fondo Monetario Internazionale che indicano una dinamica del commercio mondiale che nel 2016 si ferma all’1,9%, in calo rispetto al +2,7% del 2015. Nel 2017 le crescita delle transazioni sui mercati mondiali si dovrebbe irrobustire arrivando al +3,8%.

Su base tendenziale l’export cresce dello 0,7%, con i mercati Ue in positivo (+2,7%) mentre quelli extra Ue arretrano (-1,7%). Le vendite delle imprese italiane negli ultimi tre mesi mostrano che nel trimestre settembre-novembre 2016, le esportazioni in Cina crescono del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in Giappone del 13,1% e negli Stati Uniti dell’8%; in tutti e tre i mercati la performance migliora il trend nei primi undici mesi dell’anno.
Per quanto riguarda il trend dell’anno, nel totale dei primi undici mesi del 2016 registrano la migliore performance, con crescite dell’export superiore ai due punti percentuali.
Sulla base dell’export cumulato negli ultimi dodici mesi il made in Italy negli Usa è ai massimi storici con vendite per 36.548 milioni di euro, pari al 2,19% del PIL, superiore ai due precedenti massimi di 2,16% del 2015 e di 2,12% del 2000.

Inoltre, l’Italia è il primo Paese fornitore europeo degli Stati Uniti d’America per prodotti realizzati nei settori a maggior concentrazione di MPI. Sulla base di questi elementi assume grande rilevanza per l’export delle imprese del made in Italy il prospettato cambio di rotta delle politiche commerciali della nuova amministrazione Trump.

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