Prestiti, la Lombardia “trainata” dalle industrie

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In Lombardia è ripartito il volano dei prestiti e dei finanziamenti alle industrie, anche se nel complesso ci si continua a muovere in uno scenario dominato dall’incertezza. I dati sono quelli dell’ultimo Osservatorio Assolombarda-Cerved su credito e rischio delle imprese, presentato a Milano il 5 ottobre scorso. Se nel complesso i prestiti alle imprese registrano l’ennesimo, seppur lievissimo, calo (-0,2%), toccando un nuovo minimo storico (230.2 miliardi di euro, rispetto ai 230.5 miliardi di fine 2016; dall’inizio della crisi ad oggi i prestiti nella regione sono scesi del 14,1%), è l’industria, dopo oltre 5 anni di variazioni negative, a registrare un’inversione di tendenza, con un +0,4%. Si consolida il calo dei fallimenti (-9,4%), trainato da industria (-24%) e costruzioni (-22,9%). Sempre più imprese lombarde (59,1%) mostrano profili di rischio robusti. L’Osservatorio Credito e rischio delle imprese, è il caso di ricordarlo, è una pubblicazione periodica di Assolombarda e Cerved ed è dedicato a monitorare l’evoluzione delle condizioni economico-finanziarie delle imprese lombarde. Assolombarda e Cerved hanno stretto da tempo una partnership con l’obiettivo di promuovere una maggiore trasparenza da parte del tessuto produttivo. La collaborazione è volta ad aumentare la cultura finanziaria presso le realtà del territorio, fornendo gli strumenti più adatti per migliorarne la credibilità di fronte al mercato.

Nel complesso, nel primo trimestre del 2017 il sistema delle imprese lombarde, come emerge dalla nuova edizione dell’Osservatorio, che mette a confronto la situazione lombarda con quelle di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, mostra quindi dati positivi di solidità e di progressivo miglioramento ma presenta anche segnali che evidenziano ancora alcune fragilità non del tutto superate. “Sul fronte economico abbiamo registrato un’importante accelerazione della crescita lombarda nella produzione manifatturiera, +3,2% nel primo semestre 2017, e del mercato del lavoro con un tasso di disoccupazione sceso al 6,1%”, fa sapere Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda.

Le attività lombarde sopravvissute alla crisi continuano a rafforzarsi e a registrare miglioramenti nel proprio profilo di rischio. Tuttavia permane – per le imprese medie e piccole – la difficoltà di accesso al credito – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato di Cerved –. Per sostenere la crescita, quindi, sarà sempre più importante saper attuare una proattiva gestione dell’accesso alle fonti di credito”.

A livello territoriale, il calo dei prestiti è diffuso a tutte le altre regioni esaminate. Tuttavia, si rilevano alcune attenuazioni nel ritmo di discesa: in Veneto il calo è del -3,4% (-5,1% nel quarto trimestre 2016) e in Emilia Romagna del -1,7% (-3,3% nel quarto trimestre 2016). In Piemonte il trend è stabile (-2,9%). Lo stock di sofferenze lorde delle imprese lombarde raggiunge nel primo trimestre 2017 la cifra record di 33.4 miliardi di euro (+1,9% rispetto al quarto trimestre 2016): si tratta di un valore sempre più distante dai 5.6 miliardi di euro del 2008 e che incide sempre di più sul totale impieghi (14,5%). Tuttavia, considerando il flusso di nuove sofferenze delle imprese, si nota come la tendenza si sia invertita: risultano infatti in sofferenza il 2,8% dei finanziamenti, percentuale in calo rispetto al 3% di fine 2016 e al 3,3% del primo trimestre 2016. Fra le varie regioni oggetto dell’Osservatorio, solo il Piemonte presenta un tasso più basso (2,% dei finanziamenti).
Considerando complessivamente tutte le procedure di chiusura d’impresa – fallimenti, altre procedure concorsuali non fallimentari e liquidazioni volontarie – sono state avviate 4.430 procedure nel primo trimestre 2017. Le diverse procedure mostrano però tendenze molto diverse. Si consolida, come accennavamo, la diminuzione dei fallimenti in Lombardia: 671 nuove procedure nei tre mesi di inizio anno, in calo del -9,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I fallimenti calano in modo diffuso in tutti i settori dell’economia, anche se spiccano i dati positivi di industria e costruzioni (-24% e -22,9% rispettivamente). A livello regionale, Emilia Romagna e Piemonte evidenziano le contrazioni più accentuate: -27,8% e -26,7% rispettivamente nel primo trimestre 2017. Anche in Veneto i fallimenti si riducono in modo deciso, con una variazione del -16,6%. Rispetto alla tendenza dei fallimenti e in contrasto con il forte calo degli anni scorsi, tornano ad aumentare le procedure concorsuali non fallimentari (+1,2%), trainate dai servizi e dalle costruzioni, e le liquidazioni volontarie (+10,8%).

Analizzando il profilo di rischio, secondo il Cerved Group Score, a marzo 2017 il 59,1% delle imprese lombarde presenta un grado di rischio di default molto basso (area sicurezza) o comunque contenuto (area solvibilità): si tratta di un miglioramento del 2% rispetto a marzo del 2016, che indica come il tessuto produttivo della regione sia di fatto più solido e che le imprese sopravvissute alla crisi siano oggi in una condizione migliore per agganciare la ripresa. La Lombardia, inoltre, si contraddistingue per la percentuale maggiore di upgrade (imprese che hanno migliorato la propria classe di rischio) e la più bassa di downgrade (imprese che l’hanno peggiorata).

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