Outsourcing logistico: esternalizzare per crescere sul mercato

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La terziarizzazione in Italia è poco diffusa, eppure può portare indubbi vantaggi economici e gestionali.

Chi fa da sé, fa per tre’: questo adagio fotografa la mentalità old school che occorre ribaltare per apprezzare i vantaggi dell’outsourcing logistico o, se preferite, dell’esternalizzazione dei servizi logistici.

Senza nulla togliere alla saggezza popolare, in un mondo globalizzato, interconnesso, che viaggia in punta di fibra ottica e rende ogni impresa ingranaggio di una catena planetaria, la validità del motto è da ridiscutere in favore della forza della specializzazione.

Mercato globale liquido: l’outsourcing è vitale

Non si può pensare di essere specialisti in tutto: il 100% delle proprie energie vanno indirizzate al core business aziendale, che è esattamente quanto fanno i fornitori di servizi logistici.

Nel 2021 anche competere sul mercato nazionale vuole in realtà dire affrontare sfide che risentono l’influenza di dinamiche globali e sovranazionali: dall’organizzazione al controllo dei processi aziendali, alla loro ricaduta sulla gestione delle commesse, alle strategie di stoccaggio, distribuzione e consegna si tratta oramai di universi a sé, che richiedono competenze e professionalità altamente qualificate, oltreché il supporto di strumenti sempre aggiornati.

Una serie di sfide le une dentro le altre, impossibili da gestire in autonomia.

Quando terziarizzare conviene?

Alla luce di quanto detto, la risposta è “sempre”, a prescindere dalla dimensione dell’azienda. Il perché è presto detto: la diffidenza – in prevalenza italiana, stando ai dati sulle imprese UE – per l’outsourcing logistico deriva dalla radicata convinzione, un tempo non infondata, che tenere in casa certi servizi consentisse un maggior controllo sull’attività nel suo complesso.

Oggi questa ‘tendenza al controllo’ si rivela al contrario una lotta sfibrante e controproducente: basti pensare al rapido evolversi normativo e tecnologico che travolge ogni anno il settore per capire subito che solo uno specialista del magazzino o dei trasporti è in grado di tenere il passo.

Outsourcing logistico: da dove iniziare

Esternalizzare non è un’operazione improvvisabile, ma non è nemmeno quella ‘bestia nera’ che alcuni immaginano.

In breve, occorre chiarezza d’intenti: serve una visione oggettiva di quel mix composto da efficienza dei processi, costi espliciti ed occulti – proprio quelli che troppo spesso si sottovalutano – ed obiettivi definiti per capire di che cosa l’azienda ha realmente bisogno.

L’outsourcing non deve essere visto come un salto nel buio, ma piuttosto come un percorso da pianificare e da affrontare per step, magari con l’aiuto di uno o più specialisti.

Per capire di che cosa stiamo realmente parlando e di quanti e quali vantaggi possa offrire una esternalizzazione fatta a regola d’arte, esiste una pratica guida redatta con la collaborazione di TUVIA ITALIA | KERRY LOGISTICS.

Il white paper è scaricabile gratuitamente ed è un valido punto d’inizio per comprendere la necessità di passare all’outsourcing nella logistica della vostra azienda.

 

Scarica il white paper

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