I nanotubi di carbonio rappresentano l’ultima frontiera della miniaturizzazione. Molecole di carbonio modellate come tubi sono, infatti, in grado di condurre elettricità, di essere piegate, tagliate e modellate all’interno di circuiti elettrici, così come possono essere utilizzate come impalcatura sulla quale far sviluppare cellule. Realizzare queste strutture è stato possibile grazie alla scoperta fatta nel 1985 dal chimico americano Richard E. Smalley. A partire dalla scoperta dei nanotubi sono stati fatti numerosi studi per determinare le loro proprietà fisiche e chimiche, sia per sperimentazione diretta sui campioni, sia utilizzando delle simulazioni al computer. Sono numerose le possibili applicazioni allo studio. Molte di queste riguardano l’elettronica, ma i nanotubi di carbonio sono anche alla base di molte ricerche volte a realizzare celle solari di nuova generazione o batterie capaci di accumulare energia in modo più efficiente. Applicazioni interessanti riguardano una nuova generazione di materiali leggeri e robusti per l’industria aeronautica e la costruzione di sensori al servizio dell’industria alimentare o della diagnostica.