Il punto sulla “Sabatini bis”

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I ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia hanno firmato i decreti necessari ad assicurare effettiva operatività ai nuovi incentivi per l’acquisto di macchinari.

Per questi finanziamenti agevolati è disponibile un plafond di provvista di 2,5 miliardi di euro presso la Cassa depositi e prestiti. I beneficiari dell’agevolazione sono le micro, piccole e medie imprese che effettuano investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature nuove ad uso produttivo, e per investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. Gli investimenti ammissibili possono riguardare strutture produttive già esistenti o da impiantare, su tutto il territorio nazionale, e devono essere avviati successivamente alla richiesta di finanziamento e conclusi entro il periodo di preammortamento o di pre-locazione di massimo 12 mesi. Non sono ammissibili singoli beni sotto i 500 euro, Iva esclusa.

I finanziamenti agevolati sono concessi, fino al 31 dicembre 2016, dalle banche che aderiranno a un’apposita convenzione, e possono coprire fino al 100% dei costi ammissibili. Il contributo a carico dello Stato è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati su un tasso favorevole del 2,75%, della durata di 5 anni.

Per accedere al contributo, le imprese interessate devono essere titolari di un finanziamento deliberato da banche o da società di leasing (purché garantite a loro volta da banche); di massimo 5 anni; «non inferiore a 20mila euro e non superiore, anche se frazionato in più iniziative di acquisto, a due milioni per ciascuna impresa beneficiaria»; erogato in un’unica soluzione. Le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti per le medesime spese, incluse quelle in regime “de minimis“, ma solo per aziende non agricole.

A corredo della richiesta di finanziamento, le imprese dovranno presentare un’autodichiarazione su requisiti e investimenti. Ciascuna banca, verificata la dichiarazione, trasmette alla Cassa depositi e prestiti la richiesta di disponibilità della provvista per una o più operazioni. La Cdp, entro 10 giorni, prenota il contributo statale sugli interessi e dà alla banca conferma della disponibilità. Entro ulteriori 30 giorni la banca trasmette al Ministero l’elenco dei finanziamenti deliberati e il Ministero ha tempo altri 30 giorni per concedere il contributo (da erogare in 5 anni in quote annuali). L’iter per rendere operativa l’agevolazione è a buon punto, tanto che si confida di poterne usufruire già a partire da quest’anno.

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