Piano FCA 2014-18: volumi e tecnologia

Condividi

fca istituzionaleL’incremento dei volumi produttivi in Italia e l’avanzamento tecnologico: sono questi i punti chiave del piano industriale del gruppo Fiat Chrysler Automobiles (FCA) per i prossimi cinque anni, presentato presso il quartier generale Chrysler di Auburn Hills, durante l’FCA Investor Day.

L’incremento dei volumi produttivi in Italia è uno strumento importante per la competitività della filiera automotive nazionale, ma il settore ha bisogno di un piano di politica industriale, che prosegue il lavoro tra le istituzioni e la filiera. “Il progressivo incremento dei volumi produttivi nel nostro Paese, con uno spostamento della gamma verso i segmenti a più elevato contenuto tecnologico, è un elemento importante al quale la filiera automotive nazionale guarda con molto interesse“, ha commentato Roberto Vavassori, presidente di Anfia.

Negli anni della crisi globale, la filiera automotive italiana ha compiuto passi in avanti nel processo di internazionalizzazione incominciato circa 20 anni fa, ottenendo un ottimo posizionamento sui mercati mondiali, sia in termini di esportazioni, sia di insediamenti produttivi all’estero: nel 2013 l’export della componentistica italiana è cresciuto del 5,7%, raggiungendo un valore di 19,3 miliardi, con una bilancia commerciale positiva di 8,2 miliardi di euro. “Poter contare su volumi produttivi importanti in Italia, tuttavia, significa dare alle imprese una prospettiva di crescita in termini di innovazione tecnologica e di nuovi investimenti in ricerca e sviluppo”, ha proseguito Vavassori. Ma oltre al rilancio della produzione, è necessario anche lavorare sul contesto operativo. L’Italia ha bisogno di politiche industriali adeguate a sostegno di un settore che conta all’incirca 1,2 milioni di addetti sul territorio e rappresenta il 17% del gettito fiscale complessivo, pari al 4,4% del Pil. Le aree di intervento sono note: supporto all’export e allo sviluppo della ricerca e dell’innovazione di settore attraverso strumenti di sostegno certi e procedure di accesso ai finanziamenti e di pagamento più snelle e riduzione dei costi dell’energia elettrica. A livello europeo si chiede di attivare politiche commerciali a favore dell’industria manifatturiera, di cui il settore automotive è una parte importante.

Articoli correlati