I BAGNI GALVANICI NON PIACCIONO AI NOSTRI GIOVANI

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Gli ultimi dati diffusi dall’Istat e dalla Banca d’Italia la dicono lunga sulla drammatica congiuntura economica che ormai da più di cinque anni sta colpendo il cosiddetto Bel Paese: la disoccupazione nel complesso è quasi al 13% mentre solo quella giovanile ha superato il 41%. Quale futuro potranno avere i nostri figli è un quesito che ogni genitore, logicamente, si pone con grande preoccupazione. Tuttavia, a fare da contraltare a tale situazione, si registrano casi per certi versi incomprensibili che chiamano in causa proprio le giovani generazioni le quali piuttosto che svolgere certi lavori sembra preferiscano starsene a casa (e magari con il beneplacito dei genitori!). E fra le occupazioni disdegnate, purtroppo, c’è quella fra i bagni galvanici, malgrado la maggioranza di chi la pratica la consideri un’arte più che un lavoro come gli altri. Un’eloquente conferma di ciò ci viene dalla visita alla Novalux dove, e non è la prima volta che lo notiamo in una galvanica, il personale è quasi esclusivamente costituito da extracomunitari. «Nel mio piccolo mi sarebbe piaciuto contribuire ad abbassare quelle percentuali da brividi – afferma Alessio Goffredini, contitolare della ditta – ma finora i giovani connazionali che hanno voluto cimentarsi qui da noi con questo mestiere, certo non facile e puro faticoso, dopo due o tre giorni di prova non sono più tornati!».

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