Conoscere l’utensileria e le attrezzature

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strumenti di misuraIn un momento non propriamente roseo per l’azienda manifatturiera, la produttività è fondamentale e tutti sono chiamati a dare il proprio contributo. Contribuire, caro neoassunto, significa conoscere e saper proporre soluzioni.

Una nuova assunzione genera molta attesa e molta ansia, in genere a causa di un incrocio di aspettative. Il neo assunto vuole “far bene” fin da subito, dimostrando la bontà della scelta fatta dall’azienda; per contro, l’azienda spera di coinvolgere velocemente il neofita, rendendolo una parte attiva e integrante dei propri ingranaggi. Al neo assunto si vorrebbero dire tante cose, fare tante raccomandazioni ma troppo spesso si lascia correre…

Bene, caro neoassunto di un’azienda metalmeccanica, è fondamentale la padronanza dell’utensileria e delle attrezzature aziendali, ma questo non sarà sufficiente. A scuola insegnano “condizione necessaria e sufficiente…”: la conoscenza della strumentazione aziendale è certamente condizione necessaria, ma non  è sufficiente per tenere sottocontrollo i processi produttivi. Se si vuole raggiungere il livello di condizione necessaria e sufficiente, occorre avere una visione più ampia delle strumentazioni idonee all’esecuzione di una lavorazione corretta.

 

Necessaria e sufficiente?

Riprendendo il “necessario e sufficiente“, vale la pena ricordare che si fa riferimento ad un concetto di logica che descrive le condizioni, le più forti che possano esistere, di una data proposizione (o situazione). Una condizione necessaria è quella che deve essere soddisfatta affinché la situazione sia vera; la condizione è sufficiente se, quando soddisfatta, assicura la validità della situazione. Quindi, tornando al “necessario e sufficiente“, si può dire, secondo il criterio della logica, che è una condizione valida in due sensi: se la condizione è soddisfatta, anche la proprietà si verifica, se la proprietà si verifica, la condizione è soddisfatta. La conoscenza degli strumenti aziendali è indispensabile (quindi necessaria), ma non implica né il tener sotto controllo i processi produttivi, né la corretta esecuzione di una lavorazione; dunque non è sufficiente. Per arrivare alla condizione necessaria e sufficiente, occorre certamente partire dalla conoscenza e arricchirla acquisendo tutte quelle competenze trasversali che permettono di arrivare ad una lavorazione corretta. Questo vuol dire, fra l’altro, mantenere sempre online, passione, perspicacia, perseveranza, condite con un po’ di flessibilità e curiosità, in modo da dare un apporto costruttivo al proprio lavoro.

Sarà allora importante conoscere gli strumenti di misura, le caratteristiche, il loro utilizzo e le modalità di impiego, in modo da poter scegliere lo strumento appropriato in riferimento sia a cosa occorre misurare che al tipo di risposta che si vuole ottenere. Naturalmente la strumentazione aziendale deve essere perfettamente conosciuta, ma essere sempre aggiornati su cosa offre il mercato, ragionando sulla opportunità di un impiego nella propria realtà può portare una serie di plus di sicuro interesse. Questo non significa rincorrere l’ultimo modello o la nuova release, ma saper valutare quanto valore aggiunto può dare al proprio lavoro l’introduzione di un sistema diverso, magari più evoluto.

Se gli strumenti di misura sono importanti perché permettono di valutare la qualità del prodotto, della lavorazione, fondamentali sono gli utensili, gli artefici della lavorazione. Conoscere gli utensili non significa limitarsi all’attrezzo che esegue la lavorazione meccanica, ma vuol dire avere competenze anche sugli strumenti e le attrezzature al contorno. Vuole anche dire, per esempio, conoscere le leggi fisiche che determinano le tanto odiate vibrazioni in modo da poter attuare tutte quelle azioni correttive necessarie per contenerle. Vuol anche dire sapere “cosa sta dietro” la produzione del truciolo, conoscendo gli aspetti fisici e geometrici che ne determinano la formazione così da poter individuare possibili utensili alternativi, più performanti in relazione al materiale e al tipo di lavorazione che si deve eseguire, comunque con attenzione ai costi globali di processo. Sempre nell’ottica dell’utensile e di una lavorazione ben eseguita, la conoscenza delle caratteristiche, sia meccaniche che tecnologiche, dei materiali costitutivi degli utensili è molto importante, sia per valutarne l’usura che per  quanto riguarda l’eventuale ripristino dell’utensile, che per quanto concerne la definizione parametri di taglio più adeguati. Se una conoscenza specifica dell’utensile in uso permette una buona lavorazione, una conoscenza più ampia fa fare un passo in più, consentendo di rilevare eventuali  legami fra difettosità del pezzo e utensile, con conseguente possibile intervento correttivo.

 

Obiettivo: produttività

In un momento non propriamente roseo per l’azienda manifatturiera, la produttività è fondamentale e tutti sono chiamati a dare il proprio contributo. Contribuire, caro neoassunto, significa conoscere e saper proporre, tenendo presente la famosa condizione necessaria e sufficiente. Allora dovrai necessariamente e obbligatoriamente conoscere le lavorazioni, gli utensili e le attrezzature che l’azienda mette a disposizione, oltre agli schemi procedurali. Tutto questo ti permetterà di svolgere il tuo lavoro ma, se vorrai dare il tuo contributo alla produttività, sarà opportuno andare oltre, mescolando conoscenza, capacità e fantasia, andando a scovare (e proporre) soluzioni e strumenti in grado di portare ad una lavorazione più performante, con processi produttivi sotto controllo, lavorazioni corrette e qualità del prodotto finito. Questo può significare coniugare in maniera differente strumenti e modi di lavorare, magari introducendo soluzioni tecniche nuove e diverse, sempre con il focus su qualità e produttività. Il risultato: maggior benessere per tutti!

di Daniela Tommasi

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