Istat, consumi e occupazione in aumento

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istat bannerSono stati diramati il 5 maggio i dati Istat sulle prospettive per l’economia italiana nel 2014-2016. Nell’anno in corso la spesa delle famiglie, dopo tre anni di riduzione, segnerebbe un aumento dello 0,2%. Nel 2015 si prevede un ulteriore miglioramento con una crescita dei consumi delle famiglie pari allo 0,5%.

La crescita della spesa delle famiglie è prevista raggiungere l’1% nel 2016. Nel 2014 è attesa una ripresa significativa dei tassi di crescita degli investimenti (+1,9%) che si consoliderebbe nel 2015 (3,5%) e nel 2016 (+3,8%). Nel 2014 la spesa per consumi delle famiglie italiane è prevista in lieve ripresa (+0,2%) dopo tre anni di riduzione.

Segnali di assestamento dei consumi privati sono comparsi nel quarto trimestre del 2013 (-0,1% la caduta congiunturale), quando la componente dei beni durevoli ha registrato una variazione positiva. Negli ultimi mesi il clima di fiducia risulta in recupero, supportato dal miglioramento dei giudizi sulla situazione economica del paese e, per la prima volta da oltre un triennio, delle valutazioni sulle condizioni economiche della famiglia e sulle prospettive del mercato del lavoro. L’aumento dei consumi sarebbe sostenuto prevalentemente da un incremento del reddito disponibile nominale, in parte alimentato dalle misure fiscali a favore dei redditi da lavoro dipendente. Il reddito disponibile è previsto crescere in misura superiore all’inflazione al consumo e il potere d’acquisto delle famiglie tornerebbe a migliorare per la prima volta dal 2007. Nell’orizzonte di previsione, il tasso di risparmio si consoliderebbe intorno ai livelli registrati nel 2013, quando la propensione al risparmio per il totale delle famiglie è risultata pari a 12,9% (11,6% nel 2012).

Nel 2015-2016, il miglioramento delle condizioni dell’economia italiana determinerebbe una lieve ripresa dell’occupazione, mentre l’aumento del reddito disponibile sarebbe sostenuto anche dal miglioramento delle altre componenti di reddito, oltre ai redditi da lavoro. Per effetto di questi fattori la spesa per consumi privati è prevista in aumento dello 0,5% nel 2015 e dell’1% nel 2016.

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