Zaffiri e trattamento termico, una “prassi comune”

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zaffiro-3-452x4521-150x150Il trattamento termico o riscaldamento degli zaffiri e dei rubini è una prassi estremamente diffusa che non inficia la qualità della gemma che vi viene sottoposta. Il fatto che il riscaldamento sia “prassi comune” però non giustifica il commerciante a dichiarare che la gemma riscaldata non abbia subito “alcun trattamento”.
Un gemmologo serio, infatti, è tenuto ad esplicitare anche questo minimo trattamento, tramite un certificato gemmologico completo e rispettoso delle normative internazionali (UNI n.10245).
La trasparenza verso il cliente finale infatti è premessa indispensabile quando si parla di gemme da investimento o di acquisti importanti; per questo motivo noi, come laboratorio gemmologico indipendente, redigiamo i nostri certificati gemmologici nel pieno rispetto delle norme. Chi acquista i nostri “zaffiri non trattati” ha quindi la certezza che davvero la gemma che acquista non è stata sottoposta ad alcun minimo tipo di trattamento.

Quando si parla di zaffiri naturali occorre premettere che il 99% delle gemme viene riscaldato quando ancora in forma di materiale grezzo mediante un trattamento termico che ne migliora leggermente la colorazione.
Una piccolissima percentuale di pietre però presenta già in natura una colorazione d’eccezione e di conseguenza non necessita neppure di questo diffuso trattamento termico; queste gemme ovviamente sono molto rare e riconoscibili solo da un esperto gemmologo, in quanto gli indizi del trattamento (o della assenza di questo) sono individuabili solamente da analisi a microscopio.

Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa procedura.
Il trattamento termico, applicato principalmente a zaffiri e rubini, consiste nel riscaldamento della gemma a 800-1000° e può avere essenzialmente due scopi.
Nella maggior parte dei casi, il materiale viene riscaldato per potenziarne il colore: il colore blu nello zaffiro è dato infatti dalla combinazione di ferro e titanio e se la gemma ha una giusta quantità di questi ossidi, allo stato originale ha una colorazione blu più o meno intensa. Una volta riscaldato, il materiale aumenta la sua colorazione ma il risultato finale dipende sempre dalle potenzialità originali della gemma.

In altri casi, l’obiettivo del riscaldamento è invece quello di dissolvere il rutilo eventualmente incluso nelle gemme, eliminando i cosiddetti “effetti seta”; le pietre vengono prima riscaldate e poi raffreddate rapidamente per evitare il riformarsi degli aghi di rutilo.  Questo trattamento viene di solito applicato agli zaffiri Australiani, tipicamente setosi, e al corindone Geuda dello Sri Lanka.

Gli zaffiri hanno una valutazione strettamente dipendente dalla tinta e dalla saturazione di colore: a parità di colorazione però le gemme non trattate comandano, sul prezzo di vendita, un premio dal 10% in su.

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