Un team di ricercatori dell’Università Nazionale di Singapore (NUS) ha sviluppato una soluzione conveniente per il controllo dell’inquinamento dell’aria, soprattutto la caligine, negli spazi interni. Il nuovo sistema di filtrazione è facile da usare e si adatta a una vasta gamma di ambienti. Formato da un ventilatore interno, il sistema rimuove dall’aria le particelle di misura inferiore a 2,5 micron di diametro (PM 2.5) e abbassa i livelli di composti organici volatili (COV) che sono tipicamente associati con l’odore dell’inquinamento da caligine. “Questo nuovo sistema è progettato per filtrare il particolato di almeno 0,3 micron: quasi 10 volte più piccolo dello standard del PM2,5 stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità”, sottolinea Jeff Obbard, professore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale della NUS e autore dello studio.
Compatibile con ventilatori a piantana e a parete, il dispositivo comprende un filtro speciale e un coperchio che si monta sul ventilatore per convertirlo in un depuratore d’aria, adatto a spazi con ventilazione semi-naturale e con aria condizionata, come ospedali, case di cura e centri comunitari. Il sistema fornisce un flusso d’aria ottimale per eliminare rapidamente le particelle di PM 2.5 esistenti e sopprimere, nel contempo, quelle nuove che si generano continuamente. L’aria contaminata passa attraverso il filtro molte volte ogni ora e si purifica, consentendo, in 30-60 minuti, la riduzione della concentrazioni di PM 2.5 in una stanza fino al 85%. Il sistema è stato scientificamente testato in una serie di ambienti interni, tra cui case, uffici, alberghi e ostelli per studenti. Test indipendenti hanno provato che è circa due volte più efficace rispetto a un purificatore dell’aria di marca nel rimuovere e sopprimere PM2.5 in ampi spazi interni, grazie al flusso d’aria superiore.