Airbus e il Centro aerospaziale nazionale del Sudafrica hanno siglato un accordo per finanziare congiuntamente le ricerche di Hydrogen Sud Africa (HYSA) per l’applicazione delle celle a combustibile sugli aerei di linea.
Con la domanda di trasporto aereo che raddoppia ogni 15 anni, entro il 2032 l’industria aerea globale avrà bisogno di 30 mila nuovi aeromobili (oltre 100 posti a sedere). Questo, sommato al costo del carburante e all’impegno a dimezzare i livelli di emissioni di CO2 entro il 2050, guiderà la ricerca di soluzioni alternative alle fonti di propulsione e di energia basate su combustibili fossili.
Con questo obiettivo, Airbus ha identificato le celle a combustibile a idrogeno come il futuro, il sostituto a emissioni zero per i piccoli motori a turbina a gas chiamati Auxiliary Power Unit (APU), usati per la generazione di energia elettrica e calore a bordo mentre l’aereo è in terra.
Sostituire le unità APU alimentate a combustibili fossili con quelle a celle a combustibile a idrogeno consentirebbe di avere aerei senza emissioni e a basso rumore. Philip Haupt, direttore della CNA, commenta: “La tecnologia delle celle a combustibile di idrogeno è destinata a rivoluzionare il settore aerospaziale e non solo”. Oltre al funzionamento di aeromobili senza emissioni e basso rumore, le celle a combustibile potrebbero ridurre il peso complessivo del velivolo, con l’abbassamento del consumo di carburante e dei costi di esercizio e quindi delle emissioni di carbonio durante il volo. Come sottoprodotti, le celle a combustibile a idrogeno potrebbero inoltre consentire agli aeromobili di generare le proprie riserve d’acqua.