Export italiano in salute

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export industriale italiaL’Italia si conferma un paese con la vocazione dell’export. Nel 2013 la bilancia commerciale ha raggiunto un attivo di 20.5 miliardi di dollari rispetto al 2012, con un livello del saldo, pari a +30.4 miliardi, che risulta il più elevato nel decennio 2004-2013. Lo rivela l’Annuario statistico realizzato da Istat e Ice sui dati del 2013. In crescita anche la quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali di merci, che risulta pari al 2,79%, in aumento rispetto al 2012 (+2,74%). Germania e Francia si confermano i principali mercati di sbocco delle esportazioni nazionali, con quote rispettivamente del 12,4% e del 10,8%. Gli Stati Uniti si collocano al terzo posto tra i paesi partner, con una quota del 6,9%; seguono Svizzera e Regno Unito (rispettivamente 5,2% e 5%).

La quota dell’Italia sulle esportazioni mondiali è aumentata in alcune aree geografiche, in particolare nell’UE28 (da 4,66 a 4,74%), in Africa settentrionale (da 7,52 a 9,02%), negli Altri paesi africani (da 1,85 a 1,94%), nel Medio Oriente (da 3,21 a 3,40%) e in Asia orientale (da 0,82 a 0,87%). Per quanto riguarda i principali raggruppamenti di industrie, nel 2013 si registra una riduzione del deficit nell’interscambio di prodotti energetici (-54.4 miliardi) e aumenta l’avanzo nell’interscambio di beni di consumo (+4.5 miliardi per i beni di consumo non durevoli e +1.3 miliardi per quelli durevoli) e di beni strumentali (+4.6 miliardi). Tra i gruppi di prodotti manifatturieri in cui l’Italia detiene le quote più elevate sulle esportazioni mondiali di merci, figurano cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo all’11,2%. In crescita anche merci come macchine e apparecchi (da 6,24 a 6,54%), prodotti chimici (da 2,48 a 2,53%), articoli in gomma e materie plastiche (da 4,29 a 4,34%), altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (da 6,26 a 6,39%) e autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (da 2,49 a 2,61%). Le regioni del Centro-Nord, da cui proviene l’87,9% delle esportazioni nazionali, si confermano le più votate ai mercati esteri, mentre il Mezzogiorno attiva il 10,9% delle vendite. Nel 2013, la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è pari al 27,7%, quella del Veneto al 13,5%, quella dell’Emilia-Romagna al 13%, mentre quella del Piemonte è al 10,6%.

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