La meccanica fra ago e filo

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Marcone & Bianchi officinaTrovare un macchinario in cui dei componenti meccanici non abbiamo un ruolo essenziale per il loro funzionamento è un’impresa pressoché impossibile. Non fanno eccezione i particolari davvero unici costruiti da una ditta pavese per l’industria del cucito capaci di viaggiare fino al vertiginoso ritmo di 11 mila colpi al minuto. Vediamo come.

La macchina da cucire è senza dubbio una delle invenzioni più importanti regalataci dal XIX secolo e si deve ad un’idea avuta da Jonh Greenough nel 1842. Anche se all’inizio non ebbe una grande diffusione in quanto la tradizione, gli usi ed i costumi dell’epoca volevano che tutto venisse cucito esclusivamente a mano, essa in seguito non faticò a diventare un bene di largo impiego apprezzato per la capacità di velocizzare la confezione di indumenti di ogni genere sia in stoffa che in pelle. Divise in due categorie, macchine per uso domestico e industriali, è a quest’ultime che la Marcone & Bianchi S.r.l. di Mezzanino (PV) ha sempre indirizzato le proprie risorse diventando un punto di riferimento per i più importanti costruttori mondiali. A distinguerla, non solo la capacità di realizzare organi standard di altissima precisione e resistenza, ma anche pezzi sperimentali riservati ad impianti speciali.

Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 54: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201409-settembre/.

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