Un’impronta nella meccanica

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fantina mobileNon è necessario essere un’azienda di grandi dimensioni per lasciare un’impronta nel settore in cui si opera. Una piccola torneria comasca nella sua ultra quarantennale attività c’è sempre riuscita sommando tre fattori fondamentali: il talento degli uomini, l’innovazione negli impianti, l’integrazione delle fasi produttive. Un bell’esempio da seguire.

Che nelle migliaia di officine meccaniche sparse su tutto il territorio nazionale ogni giorno danno il meglio di sé veri e propri “artisti del truciolo”, capaci di ricavare da blocchi di metallo di ogni genere opere di estrema complessità geometrica con tolleranze al limite dell’impossibile, lo abbiamo in più circostanze affermato, sottolineando altresì come ciò sia il frutto di grande passione ed esperienza. Quello che forse però non abbiamo evidenziato a sufficienza è che a queste persone non fa difetto nemmeno la fantasia, dote dimostrata in abbondanza nel corso di questa intervista da Ivan Di Terlizzi, contitolare della DTG di Mariano Comense (CO), specie quando, nel parlarci dei tre tipi di torni impiegati per la produzione di minuterie di alta precisone, cioè quelli a fantina mobile, a fantina fissa e a camme, li ha paragonati a tre modelli di orologio: automatico, a dondolo e da taschino. Non trascurando, ovviamente, di spiegare il perché.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 46: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201410-ottobre/.

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