Essere competitivi significa oggi poter disporre di attrezzature e tecnologie capaci di rispondere in modo efficace alle diverse esigenze del mercato, sia in termini produttivi, sia di processo, sia qualitativi. Tutto questo è possibile, a patto di saperle individuare, scegliere e adottare in modo mirato e performante.
Parti e componenti di valvole destinate al settore del piping off-shore, componenti e assemblati destinati al sollevamento (tamburi, parti di paranchi e così via): sono questi i principali ambiti applicativi in cui opera Ompi, officina meccanica con sede a Carbonate (CO) alle cui attività di tornitura, fresatura, saldatura, trafilatura e tranciatura di metalli partecipano una quindicina di addetti qualificati. Alla guida i due soci fondatori, Damiano Pagani e Roberto Perego, coadiuvati dai figli Massimo Pagani e Paola Pagani, chiamati a soddisfare le esigenze di un mercato sempre più selettivo e impegnativo.
«È sempre più complesso – sottolinea Damiano Pagani – riuscire a trovare il miglior equilibrio tra tempistica richiesta, organizzazione delle commesse e consegna delle stesse. La nostra risposta è da sempre quella della massima flessibilità, punto di partenza verso il quale puntiamo per offrire qualità di processo e di prodotto senza compromessi».
Approccio che consente all’azienda di raggiungere un fatturato medio che negli ultimi anni si è stabilizzato sui 2.5 milioni di euro, parte dei quali costantemente dedicati a continui investimenti sia in tecnologia, sia in attrezzature, tra le quali spicca anche la recente acquisizione di tecnologie Schunk: morsetti e mandrini, unitamente a soluzioni di serraggio stazionario e autocentranti.
Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 62: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201410-ottobre/.