Gestire una linea di lavorazione che coinvolge fasi di pick&place, asservimento macchine utensili e lavaggio è tutt’altro che semplice. Soprattutto se l’impianto viene impiegato in ambito automotive, settore complesso per eccellenza. L’adozione di robot performanti ed efficienti può risultare di grande aiuto per raggiungere requisiti produttivi e qualitativi sempre più stringenti.
Con oltre 2 mila impianti installati, Evolut si posiziona sul mercato come uno dei più importanti integratori a livello nazionale ed europeo di sistemi robotizzati nel settore general industry, della fonderia e nel complesso e competitivo comparto dell’automotive. Attività di progettazione e realizzazione impianti rivolta prevalentemente ad applicazioni di asservimento macchine utensili e in ambito fonderia (alluminio, ghisa e acciaio), con specializzazione che riguarda anche pallettizzazione e fasi applicative affini.
«In realtà – precisa l’ing. Franco Codini, fondatore e titolare di Evolut – in riferimento alle macchine utensili, parlerei più di asservimento a linee complesse, dove quindi il processo coinvolge più stazioni di lavorazione con tutte le criticità che ne conseguono. Ovvero dove in entrata si riceve un prodotto grezzo, per portarlo a fine linea lavorato, controllato e soprattutto tracciato».
Fasi che normalmente coinvolgono a più livelli anche isole robotizzate per le quali l’azienda può vantare una profonda esperienza. Come nel caso di un recente impianto di lavorazione di parti critiche di motore in ghisa per auto, dove sono stati scelti robot antropomorfi Kuka. Robot impiegati non solo per l’asservimento di alcune macchine utensili, ma anche per un particolare processo di lavaggio, oltre che per le più tradizionali ma non meno delicate fasi di carico e scarico, pick&place.
L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 40: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201411-novembre/.