Osservatorio 3DPrint Hub: la stampa 3D traccia il futuro dell’industria

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2014_3DPrint-Hub_10Ampiamente soddisfatte dell’andamento attuale della propria azienda e del mercato in cui operano, risultati positivi sia in termini di fatturato sia di occupazione, investimenti in R&S e formazione.

Questa la fotografia del settore della stampa 3D, formato in prevalenza da piccolissime imprese con fatturati inferiori al milione di euro (77,4%), che occupano fino a 9 dipendenti (68,1%).

È quanto emerge dall’Osservatorio 3DPrint Hub realizzato da Senaf in occasione di3DPrint Hub, l’appuntamento che dal 5 al 7 marzo 2015 a fieramilanocity farà incontrare l’universo della stampa 3D con il mondo produttivo italiano analizzando le infinite applicazioni pratiche nella vita reale: dal settore edile a quello aerospaziale, meccanico e nautico passando per l’arredo, l’arte e la gioielleria.

“I risultati dell’Osservatorio forniscono una chiara fotografia del settore – commentaEmilio Bianchi, Direttore di Senaf -. Oltre sei imprese su dieci del comparto dichiarano infatti di essere ampiamente soddisfatte del proprio andamento aziendale attuale, segno evidente che il mondo produttivo ha colto le potenzialità della stampa 3D. Una tecnologia che trova sbocchi in moltissimi settori, dall’aerospaziale, all’architettura e l’edilizia, passando per l’arredo e l’arte, così come il mondo dell’automotive, della nautica, della meccanica, del medicale, ma anche quelli della calzatura e della gioielleria e che si caratterizza per la capacità di creare modelli, prototipi e prodotti personalizzabili in piccole serie in tempi rapidi e a costi limitati. Siamo convinti che contribuirà a implementare il modo di produrre delle imprese, poiché trova proprio nell’ambito professionale il principale campo di applicazione.”

Oltre alla soddisfazione attuale della propria impresa, le aziende del settore credono fortemente nel mercato in cui operano, con ben il 74,1% che prevede una crescita a livello generale nei prossimi 3 anni.

Un clima di fiducia che si riflette anche sui risultati aziendali: sul fronte dei fatturati, infatti, solo l’8,4% dichiara nel 2014 un calo rispetto agli ultimi tre anni, mentre per ben il 65,1% è aumentato e per il 26,5% è rimasto stabile.

Le previsioni per il 2015 seguono questo percorso di crescita, con quasi sette aziende su dieci (69%) che prospetta un aumento e il 27,4% che prevede una chiusura nel segno della stabilità.

Dal punto di vista dell’occupazione, sia la chiusura del 2014 sia le previsioni per il 2015 indicano una situazione di stabilità o di crescita. Entro l’anno in corso, se il 56,6% non prevede di variare il numero di addetti, è ben il 43,4% a voler assumere. Nessuna impresa ha invece indicato un taglio dell’organico.

Ma qual è il principale ambito di applicazione della stampa 3D? La spinta del settore arriva da quello industriale poiché molte imprese manifatturiere hanno colto le potenzialità di questa tecnologia “integrata” ai propri processi produttivi.

Ne sono fortemente convinte le aziende del comparto, secondo le quali avrà non solo un’alta diffusione a livello industriale (per il 68%) ma sarà uno strumento che implementerà ma non sostituirà gli attuali processi di produzione (per il 71,1%); solo il 18,2% crede che entro cinque anni sarà presente in tutte le abitazioni e utilizzata a livello consumer.

Per quanto riguarda il mercato di riferimento, le imprese che si occupano di stampa 3D trovano in quello interno lo sbocco principale, con il 73% delle aziende che dichiarano di non esportare o che hanno un fatturato generato dall’export inferiore al 10%.

Un mercato, quello italiano, dalle grandi potenzialità, caratterizzato da un tessuto imprenditoriale formato da una moltitudine di micro e piccole imprese dell’industria manifatturiera e a cui la stampa 3D può dare un contributo per migliorare i processi produttivi.

Per le aziende che esportano, è l’Europa Centro-Occidentale l’area geografica a cui si rivolgono principalmente (il 90,3%).

Nonostante il momento positivo, le imprese del settore temono alcuni fattori critici che potrebbero minarne la crescita. Tra questi gli “aspetti fiscali” (indicato dall’80,8%), la “burocrazia” (79,4%), il “costo della forza lavoro” (74,1%), i “tempi giudiziari in caso di controversia” (70,4%), i “tempi di pagamento” (70,2%) e “l’accesso al credito” 69,9%.

“La stampa 3D esiste già da tempo ma il suo vero sviluppo è avvenuto solo negli ultimi anni – continua Emilio Bianchi -. La sperimentazione, l’innovazione, la R&S e la formazione hanno contribuito al processo di trasformazione e di diffusione della tecnologia e le imprese sembrano averne colto l’importanza. Da un lato quasi nove aziende su dieci hanno infatti destinato quest’anno una quota del proprio fatturato in ricerca e innovazione, con punte che superano il 30%; dall’altro tutte hanno investito ore e risorse nella formazione interna. Un aspetto, quest’ultimo, su cui crediamo fortemente ed è per questo che all’interno di 3DPrint Hub abbiamo promosso numerose aree dimostrative e formative per mostrare dal vivo i campi di applicazione e i vantaggi di questa tecnologia”.

Il progetto 3DPrint Hub è nato infatti per mettere in relazione la stampa 3D e il mondo produttivo, con l’obiettivo di soddisfare la crescente necessità informativa e formativa del mercato, oltre che analizzare le potenzialità per le imprese.

A 3DPrint Hub saranno presenti 100 aziende, tra cui i principali produttori di stampanti 3D, materiali, tecnologie e servizi. 11 Aree dimostrative, 50 tra workshop, convegni e presentazioni tecniche, la FabLab Factory, lo spazio Artigiano del Futuro e una mostra dedicata a oggetti stampati con tecniche particolarmente rappresentative e innovative saranno il cuore pulsante di questa nuova iniziativa che sosterrà lo sviluppo di un nuovo mercato e accompagnerà le aziende in un nuovo sistema produttivo.

Tanti i settori di applicazione e tra questi: l’Arredo & Design; l’Arte; il Dentale; l’Edilizia & Architettura, i Giocattoli, il Gioiello & Bijoux; il Medicale; la Moda; la Nautica; le Tecnologie Industriali; il Turismo Accessibile.

Un viaggio attraverso le molteplici applicazioni della stampa 3D nella vita reale. Così, nell’area dimostrativa dedicata all’Arredo & Design, protagoniste saranno le forme e le geometrie di piastrelle e oggetti di arredo le cui superfici alternano pieni e vuoti a seconda della distribuzione di forze e ottimizzazioni ergonomiche.

Dagli interni agli esterni, nell’area Edilizia & Architettura sarà possibile osservare come si realizza una casa in 3D, grazie al prototipo della stampante 3D GigaDelta.

Spazio alla creatività nell’area Arte in cui verranno presentate opere finite e in corso di stampa, mentre, le unità dedicate alla Moda e al Gioiello &Bijoux proietteranno da una parte i visitatori nel mondo eccentrico e trendy delle passerelle con l’oggetto più iconico dell’ultimo secolo: gli occhiali da sole, reinterpretati con le ultime tecnologie della stampa 3D e, dall’altra, nell’infinita varietà di accessori di bellezza con bracciali, ciondoli, collier, orecchini, realizzati tramite le tecnologie di stampa 3D.

Nell’area dimostrativa Turismo Accessibile, invece, i monumenti e le opere artistiche, stampati in 3D e inseriti in percorsi multisensoriali, diventeranno accessibili anche a ciechi e ipovedenti, mentre negli spazi riservati al Medicale e al Dentale saranno di scena le applicazioni della stampa 3D nei settori della chirurgia addominale e vascolare, in quello ortopedico-traumatologico con la realizzazione di tutori traspiranti e la ricostruzione delle ossa e nel comparto odontoiatrico con le ultime tecnologie adattabili per la realizzazione di dispositivi su misura.

A chiudere le 11 aree dimostrative di 3DPrint Hub, le unità dedicate alle Tecnologie industriali in cui verranno presentate le case history relative a come la stampa 3D abbia ottimizzato i processi produttivi all’interno di aziende industriali già consolidate; l’areaNautica con l’elaborazione di modelli 3D di imbarcazioni e di componenti per imbarcazioni e l’esposizione del modello di imbarcazione Livrea 26, e lo spazio riservato ai Giocattoli in cui verranno illustrate le possibilità di implementazione di giocattoli di seriecon pezzi “personalizzati” che contribuiscono ad arricchire l’offerta da parte delle aziende.

“La stampa 3D – conclude Emilio Bianchi – è un argomento definito in più occasioni come la quarta rivoluzione industriale e nei prossimi anni asservirà alla produzione digitale distribuita portando innumerevoli vantaggi a tutto il sistema artigianale e manifatturiero. Assecondando le esigenze emerse dai nostri sondaggi, 3DPrint Hub metterà in relazione tutto questo enorme potenziale che, se integrato al know how già estremamente qualificato delle imprese nazionali, ne aumenterà la competitività, aprendo opportunità su nuovi mercati anche a livello internazionale.”

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