Far mostra di creatività

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mecspe 2012Leonardo da Vinci è l’esempio più famoso di creatività a tutto tondo; ha realizzato capolavori di ingegno e maestria in innumerevoli campi. Musicisti, pittori, scrittori fanno della creatività un lavoro. Ma creativa è anche la massaia, quando deve reinventarsi una ricetta perché le manca un ingrediente, o l’elettricista che trova una soluzione diversa dal consueto per far funzionare un impianto. Il pensiero creativo, insomma, sembra essere ovunque. Caratteristiche della personalità creativa sono curiosità, bisogno di ordine e di successo (non necessariamente in termini economici), indipendenza di giudizio, spirito critico, insoddisfazione, autodisciplina e quant’altro.

A volte la nostra creatività diminuisce anche perché abbiamo poco tempo per pensare in libertà; le troppe attività hanno fagocitato il tempo libero, che invece andrebbe dedicato anche ad annoiarsi un po’. Da alcune autorevoli ricerche è emerso che proprio la noia è la benzina per le nuove idee; per esempio, una passeggiata al parco aiuta ad avere performance creative: provate per credere. Ebbene, se volete essere creativi, staccate la spina e fate una passeggiata al parco tecnologico di Parma in occasione della fiera MECSPE. Obiettivo: accrescere la consapevolezza di quanto sono importanti creatività e innovazione, perché sono strumenti chiave per lo sviluppo professionale, sociale ed economico. Sì, perché MECSPE è una fiera breve, dura solo tre giorni, e perciò in poco tempo si ha la possibilità di osservare tante iniziative, che presentano in modo dinamico, cioè operativo, l’innovazione tecnologica di un certo rilievo. Il visitatore tipico di MECSPE è un po’ come uno che va al supermercato per comprare il pane, poi gira e vede anche qualcosa d’altro che gli interessa. E questo è premiante, perché i visitatori arrivano da parecchi comparti industriali come l’aerospazio, l’automotive, la macchina utensile, ma anche l’elettrodomestico, il bianco, la gioielleria, il fashion, e trova tutti i canali produttivi e quindi marchi come Ducati, Luxottica, piuttosto che Whirlpool, Prada… Si tratta di visitatori tipici con funzioni diverse, bisognosi di una passeggiata ricreativa, legata a doppio filo con l’inventiva, con la capacità produttiva della ragione e/o della fantasia.

Prendiamo l’area riservata alla fabbrica digitale, per esempio: è un contesto davvero ricco di concetti, che basa il suo fondamento sulla gestione di dati e informazioni. Qui la virtualizzazione delle attività si integra all’interno della fabbrica digitale ma reale. Ebbene, questo concetto che sta alla base nella gestione della fabbrica del futuro e che in MECSPE sarà affiancato da lavorazioni di pezzi e componenti critici di macchine, è un ottimo esempio di creatività; e si integra con l’atteggiamento mentale proprio di chi si reca alla manifestazione parmense. Il successo di questo evento è coadiuvato anche da un intelligente grado di confusione, dal superamento delle regole espositive classiche, da una strategia che intuisce nuove regole condivise, rivelatesi vincenti nelle edizioni precedenti della fiera. Dunque, a MECSPE ci sono le dimensioni del processo creativo, grazie all’unione di disordine e ordine, paradosso e metodo, novità e rivoluzione. L’esito sta nella capacità di avere un pensiero divergente: chi vede al di là delle staccionate radicate nelle tradizionali fiere specializzate e sa farsi distrarre dagli stimoli collaterali di MECSPE sarà ingegnoso, innovativo e quindi creativo.

di Enzo Guaglione

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