Roboze One, stampante 3D entry level con movimentazione diretta

Condividi

Roboze OneRoboze One si propone sul mercato come entry level delle stampanti 3D professionali. Sin dalla sua fase di concept è stata progettata per offrire a professionisti e Pmi una macchina ad alte prestazioni ma ad un prezzo accessibile. Quel che ne è venuto fuori è una macchina stabile, precisa, dal design accattivante e con prestazioni pari alle stampanti 3D professionali, ma dal costo di oltre un decimo inferiore. La novità non è soltanto legata dunque alla natura stessa di Roboze One, ma è anche connessa ad un brevetto che rivoluzionerà il modo di lavorare degli utenti finali: un sistema di movimentazione meccatronica degli assi X e Y affidato ad una coppia di cremagliere con pignone a contatto diretto. Cosa comporta questo? Che il rapporto di trasmissione e la tolleranza di lavoro sono garantiti e dettati dai denti del pignone, in 50 micron.

Un sistema di movimentazione tipicamente indiretto come le cinghie, a causa della sua natura non potrà mai garantire una precisione di posizionamento di 50 micron che sia costante e sicura nel tempo, poiché la stessa cinghia è soggetta a dilatazione e contrazione (essendo essa in gomma e tirata da un tendicinghia). Inoltre, nel rapporto di trasmissione indiretto c’è sempre da calcolare un delta di trasmissione ampio tra forza applicata e riscontrata: la forza applicata, in questo caso gli stepper del motore, prima di arrivare al punto dove ci sarà la sua manifestazione, i carrelli X e Y, passerà da una serie di organi di trasmissione (cinghie, pulegge, tendicinghie e altro) e perderà di conseguenza parte della forza applicata.

I 50 micron di Roboze One sono stabiliti dal rapporto di tolleranza definito e “costretto” dai denti della cremagliera e pignone in acciaio temprato. Un sistema a cinghia non ha una tolleranza ben definita e costante nel tempo, non l’avrà mai. La differenza è proprio in questo!

Con l’aiuto poi di Z, invece, composta da una vite a ricircolo di sfere elicoidale C7, anch’esso nell’ordine dei 5 centesimi di millimetro, è possibile spingere la stampa dei layer fino ad uno strato di 0,05 mm reale, con evidenti risultati sulla finitura superficiale degli oggetti prodotti.

Articoli correlati

Abbiamo intervistato il direttore commerciale della filiale italiana di GF Machining Solutions, Carlo Rolle, sulle soluzioni tecnologiche e sui servizi […]

Abbiamo intervistato Valter Campia, amministratore delegato di Simu. L’obiettivo di Simu è quello di offrire non solo soluzioni innovative in […]

Nel panorama industriale moderno, i sistemi di bloccaggio a punto zero (ZPS – Zero Point Systems) rappresentano una delle soluzioni […]

Il rapporto Ingenium di Federmacchine e Confindustria mostra come il settore dei beni strumentali ACT (Automazione, Creatività, Tecnologia) abbia ancora […]